«Ora cantieri pubblici. E guardiamo a Tirano»
Castelli (Ance)I costruttori e le aspettative dopo il voto: «La nuova tangenziale potrebbe risollevare il settore».
Le elezioni sono alle spalle, del nuovo governo che (forse) verrà si sa ben poco, ma le imprese dell’edilizia hanno le idee chiare: «Serve un forte rilancio degli investimenti pubblici». Il punto di vista di Ance, l’associazione dei costruttori edili del comparto industriale, è molto chiara, come rileva Gian Maria Castelli, vicepresidente della sezione Lecco Sondrio.
«Se consideriamo le aspettative che l’edilizia ha nel breve e medio termine, direi che sicuramente ci attendiamo un deciso intervento in tema di rilancio degli investimenti pubblici e un uguale forte impegno per una semplificazione reale nel rapporto con il sistema pubblico, anche locale. La burocrazia è il vero tarlo del nostro Paese e il vero ostacolo che frena il nostro settore». A livello valtellinese l’attenzione si concentra sul nuovo cantiere per la realizzazione della tangenziale di Tirano, per il quale proprio nei giorni scorsi sono arrivate da Roma novità importanti.
«Un’opera da circa 130 milioni di euro che potrebbe apportare un significativo beneficio al mercato edile locale. Sono oggettivamente molto più lunghe le prospettive per l’avvio di un altro progetto che sta particolarmente a cuore alla nostra provincia: ovvero la realizzazione di un traforo che possa offrire uno sbocco alternativo ai collegamenti di Sondrio con il resto del mondo rispetto alla statale 36. Si è dato il via a una serie di studi a riguardo: dallo Stelvio al Mortirolo o al collegamento con la Val Mesolcina. Ma sempre ancora di studi preliminari si tratta». Quando poi parliamo di opere pubbliche, secondo Castelli è fondamentale che si torni a investire nella difesa del territorio e nella riqualificazione delle dighe e degli invasi idroelettrici, in considerazione anche della sempre maggiore importanza che viene attribuita a questa energia pulita.
«Quanto al mercato privato, le attese sono legate principalmente al possibile volano che potrebbero venire dalla messa a sistema di una serie di incentivi per favorire gli investimenti in nuove abitazioni a basso consumo energetico. Un altro ambito di possibile sviluppo è quello del settore turistico: al di là delle strutture alberghiere tradizionali, crediamo all’impulso che potrebbe venire dalla riqualificazione delle strutture da turismo diffuso, sull’esempio dei bed and breakfast». Il tema della qualificazione delle imprese costituisce senza dubbio un argomento di interesse crescente per le aziende di questo settore, anche se per l’Ance la parcellizzazione del mercato e la sua dimensione contenuta non sempre sembra ripagare gli sforzi e gli investimenti fatti in questa direzione.
«Diverso è il tema della qualificazione degli interventi, che si lega poi a quello dell’efficientamento energetico e della sostenibilità ambientale. È evidente che, proprio anche per il particolare contesto paesaggistico e naturalistico della nostra provincia, ci sia un’attenzione particolare, per altro incentivata anche dalle recenti normative in tema di riduzione del consumo di nuovo suolo». Non sempre, tuttavia, il mercato, al di là di un approccio favorevole e positivo al tema sotto il profilo emozionale, si dimostra poi, al momento dell’investimento, realmente disponibile ad assumersi costi superiori per avere edifici con elevate performance energetiche e di sostenibilità. «A determinare questo atteggiamento è anche l’esistenza di uno stock di immobili invenduti di buona qualità, che possono rappresentare un’alternativa valida e più economica a un investimento».
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