Cronaca / Lecco città
Lunedì 06 Giugno 2016
Occupati in aumento
Ma non tra i giovani
Alla Giornata dell’economia Daniele Riva ha evidenziato i buoni risultatidelle ditte artigiane Il punto sul lavoro
La strada della ripresa è stata imboccata: più di altri territori, anche lombardi, Lecco sta cercando di guadagnare terreno dopo anni di grandissima difficoltà e ci sta riuscendo. Ma siamo solo all’inizio della risalita.
Lo ha evidenziato, durante il suo intervento in occasione della “Giornata dell’economia”, il presidente della Camera di Commercio Daniele Riva, che ha tracciato lo scenario attuale entro cui gli operatori economici si stanno muovendo, puntando necessariamente a trovare gradualmente slancio.
Come anticipato già in occasione dell’analisi congiunturale, i vari comparti dell’economia locale hanno indici sostanzialmente positivi. Vale per l’industria (produzione +4%, ordini +3%, fatturato +4,9%, occupazione +0,5%), per l’artigianato (produzione 2%, ordini 2,5%, fatturato 2,6%, occupazione 0,4%), il commercio (fatturato 1,5, ma cala l’occupazione, -0,2%) e i servizi (fatturato +1,6%, occupazione +6,6%). Positivo anche il saldo delle imprese (+38: 1.511 aperture contro 1.473 chiusure).
Dunque, «i dati mostrano come Lecco, la Lombardia e l’Italia stiano lentamente lasciandosi la crisi alle spalle, con un percorso comunque lento, non privo di incognite e criticità». Importante anche lo score dell’artigianato, che nel primo trimestre 2016 ha fatto segnare la miglior performance regionale della produzione (+3,4% rispetto al primo trimestre 2015), ma non ha ancora recuperato i livelli occupazionali pre crisi (gap di oltre 5 punti).
Riva ha posto quindi l’accento sui dati occupazionali 2015, che per Lecco si presentano tra luci e ombre: il calo del tasso di disoccupazione (dal 7,3% al 6,2%, secondo migliore in Lombardia dietro solo al 5,8% di Bergamo; gli occupati sono a 147mila, 2.000 meno del 2008) fa da contraltare al problema di attrattività che riguarda le aziende lecchesi.
Evidenziati squilibri per quanto riguarda domanda e offerta di lavoro giovanile, specie per i laureati. In questo quadro va letta l’altra percentuale di Neet (11%) tra i giovani lecchesi tra i 15 e i 24 anni: sono quelli che non studiano, non hanno un lavoro e non lo cercano nemmeno.
In questo ambito, da considerare il calo del tasso di disoccupazione femminile: non è effetto dell’occupazione, ma dello scoraggiamento, in quanto quasi 660 donne hanno smesso di cercare un posto.
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