Cronaca / Lecco città
Martedì 17 Dicembre 2024
Nuovo svincolo al Bione: «Il cantiere aprirà entro marzo»
«L’obbiettivo è far partire il cantiere a marzo». Inizia a prendere concretamente forma il percorso che porterà alla realizzazione del nuovo maxi – svincolo in località Bione a Lecco. Nella commissione lavori pubblici di ieri sera è stata presentata la variante urbanistica necessaria per rendere l’infrastruttura conforme al piano di governo del territorio. «La variante urbanistica – ha spiegato l’ingegnere Alessandro Crippa, dirigente dell’area sviluppo e territorio del comune – dovrà essere approvata dal consiglio comunale. Questo permetterà la chiusura definitiva della conferenza dei servizi. Sono già stati acquisiti tutti i pareri tecnici necessari, in particolare per quanto riguarda lo spostamento e la sistemazione dei tanti sottoservizi presenti in quell’area».
La conclusione della conferenza dei servizi permetterà ai progettisti di Tau Engineering s.r.l. di sviluppare il progetto esecutivo dell’opera. «La consegna di questi documenti – ha aggiunto l’ingegner Crippa -, compresi i calcoli strutturali, il cronoprogramma e il piano della sicurezza è prevista nella prima metà di gennaio. Contestualmente all’approvazione del progetto si procederà ad avviare la procedura per l’assegnazione dei lavori. Visto che il quadro economico dell’opera è sotto la soglia europea, intendiamo avvalerci della possibilità di invitare dieci ditte».
Se tutto dovesse procedere secondo i piani, i lavori dovrebbero partire all’inizio della primavera. Il quadro economico dell’opera, comprese le attività di progettazione, è pari nel complesso a quattro milioni di euro, interamente finanziati con fondi provenienti dal “piano Lombardia”. «La rendicontazione con Regione sulla conclusione di tutta l’attività – ha evidenziato Crippa – è prevista nel giugno 2026. Abbiamo dato indicazioni ai progettisti di stilare un cronoprogramma dell’intervento che consenta di avere le due rotatorie pronte dal punto di vista viabilistico nel gennaio 2026». Da parte delle minoranze non sono mancate le osservazioni. «Siamo andati un po’ lunghi. – ha commentato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco - Dobbiamo varare il provvedimento di modo da farci trovare pronti in vista delle Olimpiadi. Dopodiché, il fatto che queste rotonde alleggeriscano in maniera così brillante la viabilità in quella zona lì è da dimostrare. Mi auguro che comunque possano avere un effetto positivo».
Per altro, il nuovo maxi – svincolo è stato progettato già pensando ad un quarto ponte percorribile in entrambe le direzioni. In realtà, il cantiere di Anas oggi in corso si basa su un progetto secondo cui, una volta pronto, il nuovo viadotto presenterà una corsia di marcia larga 4 metri per il traffico da Pescate verso Lecco, una pista ciclabile larga 2,50 metri e una banchina larga un metro. «Il quarto ponte senza il doppio senso, come abbiamo sempre sostenuto, avrebbe messo in ginocchio la città – ha commentato Filippo Boscagli di Fratelli d’Italia – portando dei benefici minimali ad un costo enorme. È fondamentale che il nuovo svincolo sia in linea con un quarto ponte a doppio senso di marcia. Senza la percorribilità in entrambe le direzioni il quarto ponte sarebbe un’opera sostanzialmente inutile». Su quest’ultimo punto il dibattito sul territorio prosegue ad oltre due mesi dall’incontro in regione in cui Anas ha presentato il progetto per l’adeguamento dello svincolo di Pescate.
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