Cronaca / Lecco città
Mercoledì 25 Gennaio 2017
Nuovo modello contrattuale
Incontro in Confartigianato
Il 2 febbraio verrà presentato l’accordo sottoscritto il 23 novembre tra le parti sociali
Incontro gratuito il 2 febbraio in Confartigianato sul nuovo modello contrattuale del settore artigiano.
Lo scorso 23 novembre è stato sottoscritto un importante accordo tra le parti sociali, rappresentate dalle associazioni di categoria dell’artigianato e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori.
Per presentare e discutere i contenuti dell’intesa, Confartigianato Imprese Lecco organizza un incontro pubblico rivolto alle imprese e agli operatori che si occupano di rapporti contrattuali, dal titolo “Nuovo modello contrattuale e sistema delle relazioni sindacali”. Appuntamento giovedì 2 febbraio alle 18.30 nella sede di Confartigianato Lecco in via Galilei 1 a Lecco (zona Bonacina). La partecipazione è libera.
Interverranno Riccardo Giovani, direttore delle Politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato nazionale, e Paolo Reboni, responsabile del Dipartimento mercato del lavoro e artigianato della Cisl Lombardia.
L’incontro, moderato dal segretario generale Vittorio Tonini, verrà concluso da un intervento di Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco.
Per motivi organizzativi si prega di segnalare la presenza alla Segreteria di Confartigianato Lecco: tel. 0341250200, [email protected]
Nucleo delle linee guida del nuovo modello contrattuale del settore artigiano è la convinzione che la ripresa del sistema produttivo italiano debba necessariamente passare per il rilancio della competitività. Per raggiungere l’obiettivo l’intesa attribuisce alle parti sociali un ruolo centrale, garantendo alle relazioni sindacali maggiore snellezza.
I contratti collettivi nazionali di lavoro dell’artigianato passano da nove a quattro (manifatturiero, servizi, edilizia e autotrasporto), mentre i livelli di contrattazione rimangono due: il nazionale, che garantisce trattamenti economici e normativi comuni, e il territoriale/aziendale, che può modificare parzialmente quanto previsto a livello nazionale, per rispondere in maniera più efficace alle esigenze di imprese e lavoratori. L’accordo rafforza inoltre il sistema della bilateralità su materie quali ammortizzatori sociali, formazione continua, welfare e sanità integrativa, salute e sicurezza.
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