Nuovo codice della strada, regole
più severe. Aci Lecco: «Direzione giusta»

Il presidente Lorenzo Riva: «Aver reso più dure le sanzioni contro chi usa il telefono alla guida, chi si mette al volante sotto l’effetto di alcol o droghe o chi va troppo veloce è un passaggio strategico per salvaguardare la vita delle persone»

«L’unico dubbio che ho è sugli arresti, per il resto siamo soddisfatti». Lorenzo Riva, presidente Aci Lecco, saluta con entusiasmo l’approvazione definitiva del nuovo codice della strada. Il provvedimento, fortemente voluto dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, è diventato legge due giorni fa dopo aver ricevuto il via libera del Senato. Commenti «La nuova legge – sottolinea Riva – presta attenzione ad una serie di temi che noi come Aci denunciavamo da tempo. Gli incidenti stradali sono la maggior causa di morte in questo paese e producono dei costi sociali molto elevati. Ben venga questo provvedimento restrittivo, è necessario far rispettare le regole. Aver reso più dure le sanzioni contro chi usa il telefono alla guida, chi si mette al volante sotto l’effetto di alcol o droghe o chi va troppo veloce è un passaggio strategico per salvaguardare la vita delle persone». Nell’elenco delle novità figurano una serie di nuovi obblighi per chi si muove in monopattino: contrassegno di riconoscimento assimilabile alla targa; indicatori luminosi di svolta e freno; assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile; obbligo di casco per tutti i conducenti. Con questi mezzi, inoltre, non si potrà più uscire dai centri urbani. «Sono misure sensate. – sottolinea il presidente di Aci Lecco – Oggi i monopattini sono usati come mezzi di trasporto spesso non sulle piste ciclabili ma sulle strade provinciali, di sera e con sbandamenti eccessivi. In questo modo si riesce a responsabilizzare maggiormente i conducenti. Apprezzo anche la modifica delle regole sui veicoli che possono essere utilizzati dai neopatentati».

Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, le nuove norme prevedono, tra l’altro, l’arresto in caso di tasso alcolemico superiore a 0.8 grammi per litro. «Questa è l’unica misura che mi lascia perplesso. – conclude Riva – La considero eccessiva. Gli istituti penitenziari sono già gravati da un problema di sovraffollamento. Eviterei di sovraccaricarli ulteriormente. Mi auguro inoltre che ora non si vada alla ricerca del mostro. Gli strumenti di rilevamento della velocità non devono essere utilizzati per fare cassa. Devono essere posizionati nei luoghi più pericolosi al fine di salvaguardare il benessere delle persone. L’obiettivo delle sanzioni non dev’essere fare cassa ma far capire ai cittadini, in particolare ai più giovani, che non si devono distrarre alla guida perché i rischi sono enormi».

Il nuovo codice della strada dovrà ora essere pubblicato in gazzetta ufficiale. Trascorsi quattordici giorni da quel momento, la nuova legge entrerà ufficialmente in vigore. Alcune misure specifiche, come per esempio quella sul numero minimo di esercitazioni da svolgere in autoscuola per ottenere il foglio rosa, rimarranno latenti in attesa dei decreti del ministero delle infrastrutture in cui saranno definiti i dettagli. «Tutte le misure – commenta Rosanna Rampin, segretaria provinciale Unasca autoscuole – mirano ad incrementare la sicurezza stradale, riducendo il numero di incidenti, morti e feriti. Avremmo auspicato l’introduzione di un patentino utile a dimostrare che chi guida i monopattini conosce davvero la normativa, cosa che spesso non accade. Altre novità, come il fatto che l’abbandono di animali sia considerato un reato o le sanzioni contro chi parcheggia negli stalli destinati ai disabili, sono norme di civiltà».

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