Nuovo codice della strada, gli autotrasportatori: «Regole troppo severe»

«Regole troppo severe». Nelle parole del presidente Fernando Battazza c’è tutta l’insoddisfazione della federazione interprovinciale degli autotrasportatori di Lecco e Como verso il nuovo codice della strada, recentemente approvato in via definitiva dal Senato. «Riteniamo – sottolinea Battazza - alcune modifiche troppo penalizzanti per gli autisti professionali. In particolare, consideriamo del tutto inaccettabile l’introduzione della “sospensione breve della patente”, per una settimana se I punti residui sono inferiori a 20, e fino a due settimane se i punti sono inferiori a 10, con possibilità di raddoppiare se l’infrazione commessa ha causato un incidente. Per un autista di professione, che percorre mediamente da 80 a 100mila km/anno, incorrere in una sanzione che prevede la decurtazione di punti è probabile».

Secondo gli autotrasportatori, il rischio è che questa norma aggravi la carenza di personale che la categoria denuncia da tempo, incrementando i danni al sistema economico derivanti da un numero sempre maggiore di merci costrette a rimanere ferme per assenza di personale. «Un’altra incongruenza irrisolta– prosegue Battazza - è il fatto che la sanzione viene incassata dall’amministrazione che l’ha rilevata. Questa anomalia ha fatto sì che molti comuni si siano muniti dell’apparecchio per scaricare i dati del tachigrafo digitale e rilevare le infrazioni sul tempo di guida e di riposo, commesse nei 28 giorni precedenti. In pratica, il comune che rileva la violazione emette la sanzione e la incassa direttamente anche se l’infrazione è stata commessa in tutt’altro luogo».

Su questo punto la richiesta della Fai è che le infrazioni derivanti dal superamento delle ore di guida e di riposo siano destinate ad un fondo ministeriale per la formazione di nuovi autisti e per il miglioramento sulla sicurezza stradale. «Apprezziamo – conclude Battazza - la stretta sugli autovelox. Non se ne può più che vengano piazzati anche non omologati dalle amministrazioni solo ed esclusivamente per far cassa. Bene anche la stretta sui monopattini, pericolo costante per i nostri tir. Ci auspichiamo inoltre, che i conducenti di questi miniveicoli, oltre alla obbligatorietà del casco, si rendano più visibili, per la loro sicurezza, indossando giubbetti ad alta visibilità, anche se non previsto dal codice».

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