«Nuove strade pronte per le Olimpiadi del 2026»

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana incalzato dalle domande al Rotary Lecco. «Completeremo la Lecco-Bergamo, miglioreremo la superstrada 36, abbiamo già comprato nuovi treni».

«Le Olimpiadi del 2026 devono essere un filo rosso con Expo, ispirare sviluppo economico e attrattività turistica. Le opere lecchesi? Completeremo la Lecco-Bergamo, amplieremo e miglioreremo la statale 36, e abbiamo già comprato nuovi treni per la rete ferroviaria».

Il governatore Attilio Fontana non ha dubbi: nel momento in cui gli si chiede ufficialmente del futuro della Regione, il suo primo pensiero vola già a Milano-Cortina, a Bormio, alla Valtellina e anche alle necessarie arterie lecchesi. Del resto, a ricordarglielo si erano levate le domande e le osservazioni di diversi convitati, non ultimo il presidente di Confindustria Lorenzo Riva. Il contesto, premettiamo, è quello della cena ufficiale di mercoledì scorso del Rotary Club Lecco. Al tavolo presidenziale, oltre all’ospite di serata, anche l’ex ministro Roberto Castelli, il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il prevosto Davide Milani e, appunto, Lorenzo Riva. Che, chiusa la disamina sull’iter laborioso dell’autonomia lombarda, infila un paio di stilettate al governatore. «Ricordatevi, vi prego, che le province di Lecco e Sondrio mancano totalmente di un allaccio infrastrutturale, che chi deve andare a Milano è costretto ad alzarsi alle 5 di mattina. Ricordatevi che queste province meritano molto di più, che Lecco e Sondrio hanno bisogno di nuove infrastrutture. Si parla di un prolungamento della tangenziale: tutto bene, ma ricordatevi di questo territorio».

Più o meno stesso regime anche da parte di qualche intervento dal pubblico. «Allucinante il degrado della 36», tuona qualcuno. Ed è proprio qui che Fontana replica senza particolari giri di parole. «La 36 è in capo ad Anas, è compito loro. D’altro canto le provinciali sono in capo ad enti letteralmente disastrati dopo la riforma Delrio, e delle risorse che i comuni possono effettivamente spendere, è meglio non parlare. Spesso non è un fatto di cattive volontà, ma di imposizioni centrali. Capite ora perché è un discorso di competenze e autonomia?».

Non manca un affondo anche sul tema treni. «E’ una domanda che vuole essere anche propositiva, governatore – è stata l’opinione subito successiva di Virginio Brivio – perché avete abbandonato l’idea di una società mista con Anas, sul modello Trenord con Rfi?». «Perché la gestione sarebbe stata in capo ad Anas – ha replicato Fontana – noi avremmo solo messo i soldi, e non ci sono stato».

Trasporti e infrastrutture, insomma, sono sempre temi sentiti in quel di Lecco, anche e soprattutto dopo i veementi movimenti d’opinione della scorsa primavera. E’ quindi lo stesso governatore Fontana a tornare sull’agenda del territorio in vista delle tanto agognate Olimpiadi 2026.«Abbiamo risolto grazie a Castelli le problematiche sulla Pedemontana ed entro fine anno si partirà col bando di gara per chiudere il lotto fino a Dalmine. Ci sono ovviamente temi in pista anche per la vostra provincia. Parlo ad esempio del completamento della Lecco-Bergamo, del miglioramento e ampliamento della SS 36, dell’accessibilità della Valtellina e del miglioramento della rete ferroviaria. Sul capitolo treni, mi rendo conto, siamo in un ritardo pazzesco – ha chiosato Fontana – ma da 30 anni Rfi non investe un euro, ed è toccato a noi spendere 14 miliardi per i prossimi sette anni per comprare treni nuovi. Strano, vero? Siamo soci in Trenord, ma di fatto paghiamo i conti soltanto noi».

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