Nuova ciclabile del Bione: «Bene ma non benissimo»

«La nuova pista? Bene ma non benissimo». Si può riassumere così una mattinata trascorsa tra il popolo della ciclopedonale Rivabella – Bione, decine di ciclisti, corridori o semplici amanti dell’aria aperta pronti a riversarsi su quel tratto di lungolago nelle giornate di bel tempo. Proprio a loro è dedicata la nuova pista ciclopedonale che il comune di Lecco ha realizzato sfruttando un contributo regionale. Un investimento da circa 525mila euro che, tra tanti apprezzamenti, ha creato anche qualche perplessità. «Credo che quest’opera sia una buona cosa. – spiega ad esempio Calogero, un anziano di Olginate – Questa strada è molto frequentata da anziani e disabili. Con le biciclette spesso ci sono dei problemi perché vanno veloce. Certo, ci deve essere il rispetto da parte delle persone, un aspetto che spesso manca in Italia».

Il nastro che corre tutt’intorno al nuovo percorso evidenzia come, in teoria, questo non sia ancora fruibile. Secondo quanto è stato possibile apprendere, le operazioni di posa della finitura superficiale, iniziate lo scorso martedì, non sono ancora terminate. Manca ancora un ultimo passaggio del rullo, a cui seguirà la tracciatura della segnaletica orizzontale. Nonostante questo, in tanti camminano già sulla nuova pista, complice da un lato l’affollamento su quella preesistente e dall’altro il vento che ha spostato il nastro in molti punti. «Credo che la spesa sia stata eccessiva per le reali necessità di questa zona. – evidenzia Riccardo Manzoni – Il pienone qui c’è soprattutto nei fine settimana estivi, mentre negli altri giorni dell’anno ci si muove con più tranquillità. In ogni caso, dividere biciclette e pedoni migliora la sicurezza di tutti. L’assenza di illuminazione? Io non corro di sera quindi non ho questo problema ma questa non è mai stata una zona sicura o controllata».

L’assenza dell’illuminazione lungo il nuovo tracciato è stato uno dei temi al centro del dibattito nelle ultime settimane. «Anche sulla ciclopedonale di Pescarenico manca l’illuminazione. – sottolineano Daniela e Viviana, entrambe residenti a Lecco – Servirebbe sia lì che in questa zona. Una volta poco lontano da qui sono stata seguita da un extracomunitario. In generale, i furti nel parcheggio del Palataurus sono frequenti. L’assenza di lampioni può essere una limitazione soprattutto per chi vuole fare due passi la sera d’estate. Al di là di questo, è indubbio che il nuovo tracciato è molto utile. Questa ciclopedonale è molto affollata. I ciclisti vanno veloci e spesso rischiano di urtare le persone».

Un parere condiviso da più persone. «Tante biciclette – racconta Ettore Valsecchi – ti spuntano da dietro all’improvviso a tutta velocità. Non hanno campanelli. L’aver creato una pista solo per loro può aiutare. L’illuminazione? Un percorso al buio è insicuro per chi si muove a piedi». La spesa e la mancanza di lampioni. Sono questi gli unici dubbi intorno a quest’opera. «Non sappiamo se fosse proprio necessaria ma può aiutare. Bella sembra bella» commentano i suellesi Fermo Mauri e Letizia Galli. In generale quindi, benché non ancora ultimata del tutto, la nuova pista piace molto. «I ciclisti non si sentono. Ci sono anche bambini che vanno in bicicletta e non riescono a mantenere l’equilibrio. Il nuovo tracciato sarà molto utile» concludono Mirela Dervishaj e Elsa Doda.

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