Cronaca / Lecco città
Giovedì 23 Novembre 2017
Nuova Camera commercio
La fusione va a passo spedito
Nuovo incontro tra i rappresentanti dei due enti Fissate le scadenze
Lecco e Como avviano la procedura per la nuova Camera di commercio con tre settimane di anticipo. Già per il 29 dicembre il meccanismo si metterà in moto.
Ieri a Lariofiere un incontro che ha tracciato la via, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria. A indicare le prossime tappe il segretario generale dell’ente camerale lecchese Rossella Pulsoni, che è commissario ad acta in questa partita.
Il ministro Carlo Calenda aveva firmato lo scorso 8 agosto il decreto per la razionalizzazione del sistema camerale. Decreto diventato legge poi il 19 settembre.
Il commissario ad acta ha più di una funzione. Tra le quali, queste due: adottare la nuova norma statutaria e avviare la procedura di costituzione del consiglio e le attività propedeutiche.
C’era un termine indicato dal Governo per avviare le procedure di rinnovo: si tratta del 17 gennaio 2018, quindi entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto.
Ieri il commissario ad acta Pulsoni ha comunicato due aspetti determinanti. Uno è rappresentato dalla data di avvio, termine che per Lecco e Como sarà il 29 dicembre. Ciò significa che da quel momento le organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dei consumatori avranno 40 giorni di tempo per far pervenire le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà e le informazioni sul grado di rappresentatività, quindi tutti i loro dati.
Ma attenzione che c’è un terzo elemento che devono valutare e comunicare eventualmente, non meno rilevante: gli eventuali apparentamenti. Il mese che separa dalla data ultima stabilita per l’avvio delle procedure non sarà comunque di stasi. Il lavoro da fare è tanto e anche le associazioni si devono guardare dentro, lanciando uno sguardo peraltro anche “fuori”. Prima che esca l’avviso ufficiale, c’è la possibilità di chiedere ogni chiarimento agli uffici, in modo da arrivare con le indicazioni adeguate alla necessità.
Perché questo è un altro punto: tutte le documentazioni ovviamente verranno sondate e verificate, quindi anche con possibilità di correzione. Ma informarsi prima offre la chance di arrivare più preparati.
Per quanto riguarda le imprese, c’è anche il caso di chi appartiene a due associazioni, non però a due settori: questo non è contemplato vista la suddivisione dell’ente camerale per differenti comparti. La partita più decisiva sarà comunque giocata sul campo degli apparentamenti, su cui già si puntavano gli occhi quando c’erano vite separate. A maggior ragione, diventano interessanti ora che si aggregano due territori, con molte somiglianze ma anche qualche netta differenza.
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