Cronaca / Lecco città
Martedì 02 Luglio 2019
«Non dimenticheremo mai
Ma qualcuno ha sbagliato»
Mandello Parla Gaetano Femiano che rimase ferito con la moglie e la figlia
«All’inaugurazione c’è chi avrebbe dovuto impedire che accadesse»
«Spero che per mia figlia un giorno diventi solo un ponte come un altro, e non più il ponte di quel venerdì 28 ottobre del 2016».
Gaetano Femiano, mandellese, uno dei miracolati di quel pomeriggio di due anni fa, con la moglie Elena e la figlia all’epoca dodicenne, commenta con poche parole l’inaugurazione della nuova struttura di Annone.
Sorrisi amari
«Se da una parte posso solo essere contento per gli automobilisti che per oltre due anni hanno dovuto subire disagi notevoli - chiosa - dall’altra mi viene da sorridere amaramente nel vedere la partecipazione all’inaugurazione della nuova struttura i rappresentanti delle istituzioni locali e dell’Anas: proprio quelli che avrebbero dovuto impedire il crollo del ponte precedente. La speranza è che arrivi a chi di dovere la consapevolezza che queste strutture devono essere costruite con serietà e competenza, e mantenute al meglio, perché in gioco ci sono le vite delle persone. Mi auguro che lo abbiano capito».
Difficile dimenticare quei momenti: l’auto che cade nel vuoto per poi rimbalzare, tornare al suolo e rimanere in bilico sul troncone spezzato.
«Ogni volta che mi capiterà attraversare questo ponte, o anche solo di vederlo, a me e a mia moglie Elena tornerà sempre alla mente un ricordo spaventoso e indelebile - dice - Spero, invece che per mia figlia un giorno diventi solo un ponte come un altro, che dimentichi quegli attimi di terrore. Mi auguro che questa inaugurazione rappresenti una motivazione in più per accelerare l’iter processuale, visto che a quasi tre anni attendiamo ancora di sapere la verità».
Da tre anni si attende ancora avere il quadro preciso delle responsabilità.
La ricostruzione
Quel pomeriggio del 28 ottobre del 2016 doveva essere uno come tanti altri, con i Femiano partiti dalla loro casa di Mandello diretti verso il campo di agility di Annone con il loro cane.
Alle 17.40 la vettura della famiglia imbocca il ponte ed in contemporanea dall’altro lato arriva l’autoarticolato che fa collassare la struttura. Pochi istanti e i Femiano restano chiusi nell’abitacolo sospesi a diversi d’altezza, poi l’auto si stabilizza. Il cane resta chiuso nel suo kennel in sicurezza, ma anche per lui sono attimi di paura. Gli airbag scoppiano e i vetri si frantumano. Femiano riesce a scendere ed aiutare la moglie, la figlia, e il cane.
I tre finiscono in ospedale con serie ferite soprattutto per la Elena.
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