Nel 2024 record di caldo e pioggia a Sondrio e a Lecco
A dirlo sono le rilevazioni dell’Arpa messe a confronto col trentennio 1991-2020
Il 2024 è stato uno degli anni più caldi e piovosi rispetto al trentennio 1991- 2020, in Lombardia, in base ai dati Arpa, ma Sondrio e Lecco si distinguono ancor più. Sondrio per il caldo e Lecco per la pioggia.
Nella prima, infatti, l’anomalia di temperatura nel 2024 sul trentennio di riferimento è di quasi un grado più elevata della media regionale. In pratica la temperatura è aumentata a Sondrio di 2,4 gradi lo scorso anno sulla media degli anni 1991-2020, contro un aumento a livello lombardo di 1,5 gradi.
Lo stesso dicasi per Lecco, per quanto riguarda le precipitazioni, aumentate del 51% lo scorso anno sul trentennio di riferimento contro una media regionale di scostamento del 47%. A Lecco, infatti, area già notoriamente piovosa, sono scesi 1962,4 millimetri di pioggia lo scorso anno contro i 1133 millimetri scesi in provincia di Sondrio. E, qui, al di là del valore assoluto di precipitazioni scese, l’anomalia, il gap rispetto al trentennio 1991-2020 è più contenuto, perché si parla di un aumento di precipitazioni del 20%, che è meno della metà del dato di Lecco.
102 giorni
Anche se è noto non essere mancata, a Sondrio lo scorso anno con ben 102 giorni di pioggia contro gli 86 della media del trentennio considerato. Ha piovuto, quindi, sedici giorni in più, mentre a Lecco i giorni di pioggia sono stati 113 contro la media di 98 del trentennio. Quindi i giorni in più di pioggia sono stati 15, ma, evidentemente, la quantità di acqua scesa è stata maggiore. Piogge intense che, soprattutto fra l’8 e il 12 settembre dello scorso anno hanno segnato il territorio con locali esondazioni di fiumi, distacchi rocciosi e altri danni.
Picchi
A Sondrio il giorno più piovoso è stato quello di martedì 8 ottobre 2024 quando sono scesi 55,8 millimetri di pioggia in città, seguiti, poi, ricordiamolo, da un novembre fra i più asciutti della storia sia in provincia di Sondrio sia in tutta la Lombardia, mentre a Lecco il giorno più piovoso si è avuto in estate. Il 7 luglio, infatti, sono scesi qualcosa come 170,4 millimetri di pioggia nella città capoluogo di provincia.
Parametri alti, ma mai come quelli registrati nelle zone più pianeggianti con 187 millimetri di pioggia scesi in 24 ore a Rodano (Milano), il 15 maggio, e i 176 scesi a Lodi lo stesso giorno. Non ci sono stati, quindi, problemi a livello delle riserve idriche, lo scorso anno, con torrenti di montagna a tratti fin troppo impetuosi e laghi che hanno raggiunto il massimo riempimento, a marzo, dal 2006, mentre l’altezza della neve sulle Alpi, fra le Orobie e l’Alta Valtellina, ha superato i quattro metri, stabilendo nuovi record per gli ultimi trent’anni alle quote più alte.
Questi i parametri forniti in questi primi giorni di gennaio da Arpa Lombardia, che effettua un monitoraggio costante dal quale emerge, in primis, un trend di aumento della temperatura negli ultimi anni. Sempre Arpa Lombardia, ieri, ha comunicato che collaborerà con la Fondazione Milano-Cortina 2026 per la realizzazione di un servizio meteorologico dedicato all’evento «comprensivo dell’analisi dei dati climatici utili alla preparazione dello stesso - dicono da Arpa -, del monitoraggio meteo attraverso stazioni di misura automatiche, radar meteo e osservazioni manuali, di previsioni dettagliate per i siti olimpici e paralimpici con la presenza di operatori Arpa dentro la sala operativa centrale che verrà attivata durante i Giochi».
E ancora Arpa Lombardia, in questi giorni, ha riferito dello studio condotto per individuare un valore di portata minima da garantire allo Spoel di Livigno per assicurarne la continuità in alveo. Sono state installate tre stazioni fisse nel 2024 per verificarne di continuo l’altezza idrometrica e sono state effettuate 15 misure di portata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA