Cronaca / Lecco città
Domenica 01 Dicembre 2019
Nava il più gradito
Lega e Pd vicini
Il sondaggioPrime indiscrezioni sulla ricerca affidata dai moderati di centrodestra all’istituto Piepoli in vista delle elezioni per il Comune di Lecco. Mauro Piazza strappa invece consensi anche verso sinistra. Tra i partiti, Carroccio e Dem entrambi al 30%
Daniele Nava è di gran lunga il candidato di centrodestra più gradito ai lecchesi che chiedono un’alternativa all’amministrazione uscente. La vera e propria sorpresa però è la distanza tra le possibili coppie di sfidanti. Mauro Gattinoni recupererebbe terreno in qualunque caso, riportando la coalizione di centrosinistra a tallonare il centrodestra. Sono questi i due dati eclatanti di un sondaggio che sta ormai correndo tra gli addetti ai lavori del capoluogo. A realizzarlo sarebbe stato l’Istituto Piepoli (quindi un brand piuttosto accreditato nel campo delle rilevazioni politiche, anche e soprattutto nazionali); a commissionarlo, invece, sarebbe stato il gruppo di moderati di centrodestra di fatto afferenti allo stesso Nava e a Mauro Piazza. La stessa area politica che già cinque anni fa aveva sondato e quindi poi approvato e propugnato la candidatura in solitaria di Lorenzo Bodega contro Virginio Brivio e contro Alberto Negrini.
Le indiscrezioni
In questo caso, l’indagine che trapela dalle segreterie di partito intendeva verificare non solo il peso delle singole candidature in campo nel centrodestra, ma anche un’eventuale corsa in solitaria dell’area moderata e comporre pure un quadro realistico delle intenzioni di voto ai partiti e, quindi, dei rispettivi pesi delle coalizioni in gioco. Il nome di Daniele Nava, già da alcune settimane indicato come possibile candidato unitario da alcuni personaggi in vista di ex Forza Italia e Lega, risulterebbe di fatto il più conosciuto e gradito dai lecchesi che votano in opposizione alla giunta uscente. Vale a dire che, tra chi alle scorse europee ha dichiarato una preferenza per Lega, Forza Italia o Fratelli d’Italia, Nava riscuote quasi il 50% dei voti positivi, più di altri possibili competitors interni alla coalizione.
Discorso diverso, invece, per una corsa in solitaria dell’area moderata ex Pdl. La domanda, in quel caso, verteva sulla candidatura di Mauro Piazza, appoggiato da formazioni civiche e separato sia dai poli di destra che di sinistra, ed era rivolta all’intera platea elettorale. In quel caso il gradimento era del 24%, sottraendo anche qualche consenso alle formazioni di centrosinistra.
Il peso dei partiti
Già, ma quanto pesano i singoli partiti? Se l’è chiesto anche il sondaggio, e le risposte non sono certo banali. Anzitutto, risulterebbe palese dall’indagine di Piepoli che il differenziale tra le due coalizioni unite, centrodestra e centrosinistra, è molto più ampio di quello che sarebbe poi il confronto diretto tra i nomi. In tal senso, ottima prova sarebbe quella di Mauro Gattinoni, da settimane indicato come il nome maggiormente gradito al direttivo dem cittadino: la distanza tra lui e Nava potrebbe ridursi a una sola cifra (meno ancora, addirittura, nel confronto con altri candidati), al contrario delle due coalizioni che risulterebbero invece separate da un 15% di consensi.
Testa a testa?
Nel computo dei partiti, però, ecco un’altra sorpresa. Le intenzioni di voto tra Lega e Pd sarebbero molto ravvicinate, addirittura più del dato delle europee in città di Lecco (che aveva segnato un 37 a 28 in nettissima controtendenza rispetto anche solo a quello provinciale). Insomma, i dem reggerebbero molto più di quanto preventivato dal coro di critiche delle opposizioni. Pure questo, è il commento piuttosto perplesso che si alza da qualche addetto ai lavori, è un elemento sul quale riflettere.
E le liste civiche? Se il sondaggio assegna al Pd il ruolo di “mangiatutto” dei partiti minori di sinistra, diverso è il discorso delle formazioni alternative ai partiti. Per loro, un 12% che non chiarirebbe però ulteriormente la scansione tra le liste già esistenti (Appello, per citare la più longeva), quelle in preparazione (la lista green dell’assessore Luca Dossi) e quelle per le quali vagliare ancora l’esistenza. Una cosa è certa. La partita è aperta, e ora lo certificano anche i numeri.
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