Migliaia di Isee da ricalcolare in provincia di Lecco. Il Caf Cgil: «Uno su cinque è da rifare»

Lecco

I Caf Cgil della Lombardia sono stati chiamati a raccolta martedì scorso a Milano in una riunione fiume per affrontare il caos del ricalcolo dell’Isee, visto che slitta ad aprile l’esclusione di Btp, buoni fruttiferi postali e libretti postali fino a un massimo di 50mila euro slitta nell’operatività al 5 aprile. Chi possiede tali investimenti e ha già compilato l’attestazione (soprattutto coloro che per avere l’assegno unico hanno dovuto produrre l’Isee entro lo scorso 28 febbraio) ora dovrà fare il ricalcolo per usufruire di un Isee abbattuto e quindi più vantaggioso nell’ottenere prestazioni sociali.

Per i Caf Cgil di Lecco si prepara un lavoro impegnativo visto che su un totale di oltre 10mila attestati Isee fatti in questo periodo saranno circa 2mila quelli da ricalcolare. La norma pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio è entrata in vigore il 5 marzo con previsione di un mese in più per adeguare procedure, modulistica e sistemi informatici necessari al nuovo calcolo.

Per i Caf Cgil di Lecco il responsabile Massimo Cannella rassicura: «chi si è rivolto ai nostri uffici su Lecco e provincia per fare l’attestazione Isee e ha fra i propri investimenti Btp, buoni fruttiferi postali e libretti postali sarà da noi contattato direttamente per ricalcolare il nuovo Isee. Lo faremo dalle prossime settimane, partendo con appuntamenti specifici a inizio aprile».

In realtà, afferma Cannella, «la misura doveva essere introdotta il 5 marzo per chi veniva a fare l’Isee e aveva quel tipo di investimenti. Le banche dati affluiscono direttamente ad Agenzia delle Entrate e Inps, che nel loro sistema di comunicazione avrebbero dovuto produrre modelli Isee abbattendo questi investimenti fino a un massimo di 50mila euro. Se ad esempio un soggetto ha 30mila euro di investimento, la banca lo comunica all’Agenzia delle Entrate che lo registra all’interno dell’Isee e automaticamente l’Inps lo dovrebbe recepire. Ma sembra che a inizio marzo questo sistema di comunicazione fra banche dati abbia avuto qualche problema, quindi non è stato possibile fare gli abbattimenti promessi se non per la quota precedentemente in vigore che si fermava a un massimo di 10mila euro. E visto che gli enti non riescono a fare questo tipo di abbattimento, ci dobbiamo riorganizzare per rifare i calcoli».

A parte l’aspetto organizzativo, Cannella ricorda che una franchigia fino a 50mila euro aumenta la platea degli aventi diritto al nuovo beneficio: «come troveranno le risorse tutti quei Comuni che erogano bonus, che danno agevolazioni sugli affitti, sulle rette delle case di riposo, sulle tasse scolastiche?. Inoltre, c’è un tema di opportunità: i costi energetici sono andati alle stelle e il tetto Isee per aver lo sconto sull’energia è stato alzata un Isee fino a 25mila euro (era a circa 9mila): una famiglia che ha Isee di 25.100 euro ma non ha nessun investimento in Btp non percepirà l’agevolazione per l’energia elettrica. Una famiglia che ha 24.900 euro di Isee e ha 50mila euro di investimenti otterrà l’agevolazione per l’energia elettrica: c’è un problema di equità nella nuova norma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA