Meno rifiuti, più differenziata

Meno rifiuti e più differenziati. Dopo la crisi innescata dalla pandemia, il ciclo della produzione di rifiuti del loro trattamento e recupero in Lombardia è tornato a normalizzarsi. I dati emergono nel rapporto rifiuti urbani 2023 relativo all’anno precedente. La Lombardia si muove bene soprattutto relativamente alla raccolta differenziata che si attesta al 73,2%, otto punti sopra la media nazionale del 65,2%. Scendono i valori relativi alla produzione dei rifiuti urbani (464,1 kg per abitante) e dei rifiuti differenziati (340 kg per abitante).

In provincia di Lecco si registra una quota di raccolta differenziata ancora maggiore, il 77,2 per cento con una prodizione procapite di quasi 480 chili l’anno. A sondrio invece si registra il dato più basso di differenziata della regione con il 56,8 per cento a fronte di una produzione di 474 chili. Nel rapporto c’è anche la quota di rifiuti trattati sui territori. A Sondrio è in funzione un solo impianto a Cedrasco autorizzato per il trattamento meccanico biologico. Nel 2022 ha trattato 44mila tonnellate di rifiuti producendone 31mila di frazione organica non compostata a sua volta incenerita per produrre energia; in provincia di Lecco è attivo un impianto di compostaggi ad annone che ha tratttato 38mila tonnellate di rifiuti, due terzi dei quali frazione umida e un terzo fra verde e rifiuti provenienti dal comparto agroalimentare. Il materiale trattato ha dato origine a 7.600 tonnellate di compost e 831 di scarti.

Infine a Lecco è attivo il termovalorizzatore di valmadrera che nel 2022 ha trattato oltre 96mila tonnellate di rifiuti – due terzi dei quali rifiuti urbani non riciclabili. Fra il materiale incenerito anche 6mila tonnellate di rifiuti considerati pericolosi. Il procedimento è servito a produrre oltre 80mila megawattora di energia.

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