Cronaca / Lecco città
Mercoledì 09 Marzo 2016
Meno imprese, ma più addetti
L’economia in cerca di stabilità
Le caratteristiche principali: cresce in particolare il commercio
Il saldo negativo contenuto a solo 22 unità, grazie a 1.511 nuove aperture
Meno imprese, ma più addetti: l’economia lecchese cerca una stabilità sulla quale impostare finalmente una ripartenza a 360 gradi.
Il confronto tra la situazione delle imprese nel territorio provinciale di Lecco degli ultimi due anni (a fine 2015 e un anno prima), con l’elaborazione che la Camera di Commercio di Milano ha effettuato attingendo a piene mani dai dati del Registro delle imprese, permette di evidenziare le caratteristiche principali dell’imprenditoria lecchese.
Nella nostra provincia a crescere è in particolare il commercio, così come i settori dei servizi alle imprese e alla persona, che fanno segnare movimenti positivi a livello generalizzato, per quanto riguarda la Lombardia.
Il 2015, dunque, si è chiuso per Lecco con 23.763 imprese attive, frutto di 1.511 aperture che hanno permesso di contenere il saldo negativo in sole 22 unità (rispetto alle 23.785 unità che risultavano a fine 2014). In questo senso, lo scarto è stato comunque tra i migliori registrati nelle Province lombarde, considerato il fatto che lo scostamento è pari a -0,1%: solo Monza (+0,3%) e soprattutto Milano (+1,6%) hanno chiuso l’anno passato con un bilancio migliore. Tra le aziende lecchesi, la quota maggiore è quella relativa al commercio (5.658 attività). Un dato in crescita, considerato che nel 2014 le realtà di questo comparto erano 5.621.
Seguono, seppure reduci da un lungo periodo di difficoltà dal quale si stanno risollevando a fatica, le costruzioni (4.229): il passivo è consistente, considerato che dodici mesi prima queste ditte erano 4.288. Il manifatturiero si ferma invece a 3.888 realtà provinciali: una contrazione di 61 unità.
In ogni caso, le variazioni percentuali maggiori sono quelle rilevate dalla fornitura di energia (+10,5%), sanità (5%) e istruzione (4,7%), ma anche le attività finanziarie e assicurative (4,3%).
Di peso anche la presenza delle imprese straniere (1.670 in provincia, pari al 7% del totali). Il dato più significativo, però, è quello degli addetti, che crescono nonostante la contrazione del numero delle imprese: da 85.213 (2014) sono saliti a 85.558, con un incremento di 345 unità (0,4%).
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