Cronaca / Lecco città
Sabato 17 Novembre 2018
«Manovra inadeguata
e anche carente»
Legge di Bilancio: Cgil, Cisl e Uil nella sala dell’Espe
«Inversione di tendenza ma manca visione strategica»
Con i 220 posti a sedere tutti occupati e parecchie persone in piedi, ieri mattina nella sala conferenze dell’Espe, in via Grandi a Lecco, Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato i delegati sindacali per discutere sul documento unitario sulla legge di Bilancio già presentato agli esecutivi unitari nazionali lo scorso 22 ottobre.
All’incontro lecchese hanno preso parte i segretari generali provinciali Diego Riva (Cgil), Rita Pavan (Cisl) e Salvatore Monteduro (Uil) oltre al segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, a cui è stato affidato l’intervento di chiusura a nome delle tre sigle.
A presentare anche a nome di Cisl e Uil i punti del documento è stato Riva, con una serie di passaggi che hanno incluso tutte le connessioni che esistono fra l’occupazione e temi quali lo sforamento del deficit, gli investimenti, la digitalizzazione, il Reddito di cittadinanza, la questione fiscale (evasione compresa), la contrattazione, le pensioni.
Quella dei sindacati, ha sottolineato Riva, è un’analisi che parte da una manovra finanziaria che mostra «una prima inversione di tendenza, ma è inadeguata e carente di una visione strategica del Paese. Non siamo quelli «contro tutti e d’accordo su niente» – ha affermato Riva - Al contrario, vogliamo invece aprire un vero dialogo col Governo per far sì che i 22 miliardi di euro previsti in deficit dalla nuova manovra servano a migliorare il lavoro. Non ci dà disagio lo sforamento al 2,4% del deficit. Il dato diventa un problema quando viene utilizzato per finanziare la spesa corrente».
Dal punto di vista dei tre sindacati il reddito di cittadinanza appare ancora astratto, mentre invece il Rei, il Reddito d’inclusione, è da gestire e migliorare come direzione di contrasto alla povertà, la quale comunque «si combatte col lavoro con l’emersione dell’evasione visto che con 111 miliardi evasi è difficile rimediare coi condoni, con il rafforzamento generale della sicurezza».
E anche con l’equità fiscale, ha aggiunto Riva, «attraverso la revisione delle aliquote, con meccanismo progressivo, in modo che chi ha di più, paghi di più. Non servono grandi studi per comprenderlo. Nulla a che vedere, per intenderci, con una cosa come la flat-tax per le partite Iva. Serve tassazione alla fonte per tutti».
Una proposta, quella del documento unitario, all’insegna, come ha ricordato anche Colombini, di solidarietà e universalità, «i temi di sempre – ha detto Riva - perché parte della nostra Costituzione. Perciò, in proposito, chiediamo dialogo e risposte di merito al Governo».
Altri punti hanno riguardato «la possibilità, per i Comuni, di spendere i soldi che hanno accumulato», ma anche il rafforzamento della contrattazione nel pubblico e nel privato. Per le risorse alle imprese, «serve capire quale beneficio portano al lavoro e quanto rendano efficiente la produzione anche sotto il profilo ambientale».
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