Mancano i vaccini
Prime dosi rinviate
Allarme Carenza di Pfizer e Moderna, quelle che ci sono si usano per i richiami per chi è già prenotato
Le prime avvisaglie erano giunte, lunedì, dal polo vaccinale di Villa di Tirano, gestito dalle cooperative di medici “Valcura” e “Iniziativa medica lombarda”, che avevano dovuto rallentare, enormemente, il ritmo delle somministrazioni, in particolare, di prime dosi. Ieri, questo polo, è rimasto chiuso, mentre oggi, fino a sabato, riprenderà con l’effettuazione dei richiami. E il discorso si ripete per tutti gli altri poli vaccinali, provinciali e regionali, in quanto Regione Lombardia, causa la carenza di vaccini Pfizer e Moderna, ha dovuto rinviare alla fine di agosto, se non a settembre, nuove prenotazioni di prime dosi.
«Le persone già prenotate, nei giorni precedenti, vengono vaccinate - confermano da Asst Valtellina e Alto Lario -, così come si effettuano tutti i richiami calendarizzati, ma gli slot per nuove prenotazioni sono stati rimodulati, a monte, dalla Regione stessa, per cui i nuovi arrivati slittano, al momento, in la nel tempo».
E la conferma, di questo andamento, è nei dati relativi alle somministrazioni di martedì, gli ultimi a nostra disposizione, che indicano, per quanto riguarda la provincia di Sondrio, un aumento, solo, dello 0,07%, sul giorno precedente, della copertura per prima dose. Siamo passati, in pratica, dal 75,68% di lunedì, al 75,75% di martedì, che si traduce in sole 108 prime dosi in più, per un totale di 116.556 somministrazioni effettuate dall’inizio della campagna vaccinale.
Praticamente siamo di fronte ad uno stop forzato dalla mancanza di “munizioni”, della campagna vaccinale per prime dosi, mentre le seconde dosi somministrate, martedì, sono state ben 903, per un totale di 59.885 somministrazioni effettuate su una platea di aventi diritto di 153.874 persone. Il che significa che la percentuale di vaccinati con seconda dose, in provincia, si aggira fra il 38 e il 39% del totale. Bene, ma siamo, comunque, lontani da quella copertura-scudo richiesta per far fronte all’avanzata della variante indiana Delta, che, lentamente, ma progressivamente, si sta facendo strada anche in Lombardia.
Anche in quest’ottica, ai piani alti della Regione, lavorano ad intensificare la copertura con seconda dose, per quanto, la coperta, che la si tiri da una parte o che la si tiri dall’altra, resta corta. I vaccini in voga in questa fase, i soli destinati agli under 60, Pfizer e Moderna, scarseggiano, mentre i vaccini destinati agli over 60, AstraZeneca, in particolare, avanzano. E questa situazione si produce proprio in una fase in cui si sta cercando di garantire la protezione massima alla fascia giovanile, dai 12 ai 29 anni, sia in vista delle vacanze, ci sono ancora parecchi over 60 non vaccinati, in Lombardia, e non mancano nemmeno in provincia di Sondrio, i più esposti alle insidie della variante Delta.
Per questo da oggi, ha annunciato Attilio Fontana, governatore regionale, «inizierà una campagna “porta a porta”, in alcune zone della Lombardia in cui c’è la maggiore defezione di over 60 rispetto alla vaccinazione, per convincerli a vaccinarsi. Al riguardo abbiamo previsto l’utilizzo di camper mobili, attivi, da oggi, in Lomellina, poi, nel Mantovano».
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