Lotte serrate e un pubblico da arena
Serata specialeL’Italian Championship Wrestling è tornata alla palestra di via Faedo per un grande spettacolo . Paxxo, il morbegnese Luca Abram, è stato accolto con entusiasmo dai fan, che hanno partecipato con un tifo serrato.
Grossi, scorbutici, guerrieri un po’ malinconici, apprezzatissimi dai più piccoli che li incitano, si appassionano alle loro vicende o li scherniscono come se avessero a che fare con dei personaggi in carne e ossa dei cartoni animati. Anche quest’anno è approdata a Morbegno una riunione sportiva di wrestling della sigla Icw, Italian Championship Wrestling. Sigla particolarmente rappresentativa per specialità e spettacolo.
Il primo incontro di cartello contrapponeva per il titolo italiano dei Pesi leggeri Icw, il campione in carica, il “Corsaro sanguinario” Rick Barbabionda contro il più tecnico Mirko Mori, wrestler italiano trasferitosi a Londra, «per affinare l’arte di questo tipo di lotta», come ha spiegato presentando l’incontro lo speaker Icw. Barbabionda è entrato nel parterre del palazzetto morbegnese di via Faedo bevendo e sputando sorsate di rum da una bottiglia prelevata probabilmente della cambusa del suo galeone. Il Corsaro sanguinario ha dato vita ad un combattimento vivace, poi ha liquidato il suo avversario stroncandolo con una anomala “tenaglia”, una presa di mano portata platealmente sotto la cintura. Dal pubblico una sfilza di “buu” di disapprovazione ha accompagnato tutta l’esibizione del corsaro.
Sugli spalti del palazzetto c’erano soprattutto ragazzini dagli 8 ai 12 anni, partecipi delle vicende un po’ sportive e molto spettacolari dei wrestler.
Nell’incontro successivo valido per il titolo interregionale l’enigmatico lottatore bosniaco Miroslav Mijatovic, metteva in palio la cintura contro l’agile “Nemesi”. Il campione in carica, presentatosi sul ring con in testa una bustina, un copricapo dell’ex esercito jugoslavo e apparso un po’ in calo di condizione, ha alla fine dovuto cedere le armi. Si sono poi succeduti incontri di coppia, individuali, sempre un po’ tra il giocato, lo show e la lotta figurata e acrobatica. Grande attesa era rivolta all’incontro che vedeva opposto il lottatore locale Luca Abram, nome d’arte “Paxxo” al tre volte campione d’Italia Charlie Kid. Il Paxxo è morbegnese, si è trasferito da qualche tempo in Scozia insieme alla sua compagna Jokey, collega di avventure sportive e professionali.
Nel match clou Abram, arrivato in Valtellina in condizioni fisiche ottimali, ha prevalso sul “ciarliero” Charlie Kid, al secolo Carlo Lenzoni, lecchese che nel preambolo dell’incontro, durante la presentazione e nelle schermaglie verbali era stato tra l’altro poco tenero con lo sfidante e con la sua stessa città. Charlie Lenzoni Kid torna a Lecco senza più il suo “gimmick” le sue referenze da wrestler, la dotazione della maschera che veicola e distingue il personaggio. «Ho vinto, il mio avversario ha perso e in palio, essendo il nostro un incontro non per un titolo - ha spiegato Abram - c’era il nostro “gimmick”. Ci giocavamo la reputazione, il nome da atleta e lottatore costruito nel corso della carriera. Ho vinto e ora lui non può più essere Charlie Kid, dovrà inventarsi una immagine, ripartire da capo».
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