
Lecco
Il progetto “Game Upi 2.0. Tutti al traguardo, non uno di meno” è stato presentato nella Sala del Consiglio della Provincia di Lecco. Il programma di respiro nazionale, finalizzato a supportare le attività realizzate dalle province nell’ambito delle politiche giovanili, intendeva selezionare 20 province .
Tra queste si è distinta la Provincia di Lecco, che è risultata prima in Lombardia e seconda in Italia. Ne hanno parlato Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco, Antonio Leonardo Pasquini, consigliere provinciale delegato a Formazione professionale e Istruzione, Adamo Castelnuovo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. «Sono particolarmente orgogliosa che il nostro ente abbia raggiunto questo significativo risultato. – ha commentato la presidente della Provincia di Lecco – Ringrazio tutti coloro che lavorano a questo progetto, con cui desideriamo promuovere la formazione continua come strumento per favorire inclusione sociale, pari opportunità e occupabilità. Ritengo particolarmente importante il coinvolgimento della Provincia di Como e di tutti gli altri partner, che ancora una volta dimostra come il lavoro di rete arricchisce il territorio».
Si tratta di un progetto che si rivolge alla comunità educante per favorire l’inclusione. Si intende favorire un orientamento efficace per evitare la dispersione scolastica e cercare di ridurre il fenomeno dei Neet, i ragazzi che né studiano né lavorano. «Il progetto – ha aggiunto Antonio Pasquini – offre ai giovani percorsi personalizzati per sviluppare competenze personali e professionali. Il contesto territoriale delle province di Lecco e Como evidenzia sfide cruciali: contrastare la dispersione scolastica, ridurre il numero dei Neet e rispondere al disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. La fragilità emotiva e psicologica post-pandemia, insieme ai dati positivi, ma non omogenei, sulla dispersione scolastica (circa il 4% a livello provinciale), richiedono interventi strutturati e mirati per un reinserimento efficace nella società e nel sistema educativo».
Il progetto ha un budget totale di 150 mila euro, di cui 108 mila euro corrispondo al contributo dell’Unione delle Province d’Italia e 42 mila euro sono il cofinanziamento da parte dei partner. Gli obiettivi sono riassumibili nella lotta alla dispersione scolastica attraverso attività destrutturate e personalizzate; il potenziamento dell’orientamento scolastico e professionale per valorizzare talenti e potenzialità dei giovani; la riduzione dei Neet mediante la valorizzazione del servizio civile universale e l’orientamento verso percorsi specializzati; la promozione di eventi Stem per contrastare gli stereotipi di genere e favorire il talento femminile nei settori scientifici e tecnologici. Ne saranno interessati gli studenti delle scuole secondarie di primo (dai 14 anni) e secondo grado e giovani Neet (15-29 anni). La durata sarà di 12 mesi, dal 1° febbraio 2025 al 31 gennaio 2026. «Questo progetto – ha concluso Adamo Castelnuovo – è il frutto certificato di un’azione sinergica che ha avuto la Provincia di Lecco come capofila. Va a interessare l’intera filiera dell’orientamento con il preciso intento di non perdere nessuno per strada».
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