Cronaca / Lecco città
Lunedì 18 Aprile 2016
Lo scudo elettronico ora non multa
Ma il Comune sta cambiando idea
A Pescate 75 auto irregolari in poche ore. Avevano la revisione scaduta o non erano assicurate. Il sindaco Brivio: «In futuro lo faremo anche a Lecco»
Se i dati pescatesi parlano (ipoteticamente) di multe per oltre 3,5 milioni di euro all’anno grazie all’uso “intensivo” della telecamera dotata del dispositivo di lettura targhe, a Lecco il sistema potrebbe rivelarsi una sorta di miniera d’oro.
Difatti – ma in realtà non per i benefici che questa svolta potrà avere per le casse comunali – ci si sta pensando in modo serio e concreto, con l’obiettivo di fare il salto di qualità a breve. Del resto, è fondamentalmente una questione di sicurezza pubblica, per utenti della strada e pedoni che abbiano incidenti con persone i cui veicoli sono sprovvisti di assicurazione o revisione. Una forma di giustizia sociale che sta spingendo anche l’amministrazione comunale lecchese a orientarsi verso questo tipo di soluzione.
L’intero territorio cittadino è costellato da telecamere. Ce ne sono complessivamente 166, come spiega il comandante della polizia locale Franco Morizio.
Quaranta sono quelle per la tracciabilità delle targhe poste ai varchi della città, collegate con le banche dati di polizia di Stato e polizia giudiziaria, utilizzate per il “perseguimento delle finalità di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, prevenzione, accertamento o repressione dei reati”. Per questa loro stessa natura la loro presenza non può – con autorizzazione del garante – essere segnalata, cosa che invece è obbligatoria sia per le 117 della videosorveglianza urbana (con le quali però non è possibile elevare sanzioni legate al Codice della Strada) che per le 9 a guardia delle ztl cittadine, le uniche che, al momento, potrebbero già essere usate anche in questo modo.
Per queste in modo prioritario, ma successivamente anche per altri elementi che potrebbero essere installati sul territorio cittadino, si sta già valutando un utilizzo finalizzato al contrasto delle irregolarità legate ad assicurazioni e revisioni.
«Le telecamere collegate con le forze dell’ordine potrebbero, per natura tecnica, essere utilizzate in questo modo – ha commentato ieri il sindaco Virginio Brivio -, ma la loro finalità è esclusivamente di pubblica sicurezza, quindi continueranno a non svolgere funzioni di natura sanzionatoria. Il fenomeno delle irregolarità in ordine ad assicurazioni e revisioni è però da contrastare e per questo motivo stiamo studiando la possibilità di dotare anche gli impianti più interni di questi sistemi – ha aggiunto il primo cittadino -. In parte, il nostro sistema è già in grado di svolgere questo tipo di funzione, vista la pericolosità di queste situazioni abbiamo intenzione di implementarle».
La scelta “politica”, finora, era stata di segno diverso; ma considerato il fatto che il fenomeno è in crescita e che i pericoli per le vittime sono rilevanti, si sta decidendo un cambio di rotta. «Queste situazioni creano danni anche gravi ai cittadini coinvolti in incidenti con mezzi non assicurati o non revisionati, cosa quest’ultima che vanifica l’assicurazione. E’ un principio importante – ha concluso Virginio Brivio -, a prescindere dal discorso della sanzione e del conseguente beneficio per le casse comunali. E’ semplicemente un contrasto necessario».
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