Cronaca / Lecco città
Giovedì 17 Settembre 2015
Lo scudo elettronico non darà multe
Niente paura, le 40 telecamere accese l’altro giorno servono solo per le attività di polizia giudiziaria. Il comandante Morizio: «Non registrano eccessi di velocità o targhe di mezzi con assicurazione o revisione scaduta»
Tanti cittadini se lo sono subito chiesto: il nuovo “scudo” con sistema di tracciabilità delle targhe verrà utilizzato anche per le sanzioni del Codice della strada? L’occhio elettronico posto sulle arterie di grande scorrimento – e dunque sulle quali è possibile pigiare di più sull’acceleratore – verrà utilizzato anche per multare gli eccessi di velocità? Oppure si leggeranno le targhe dei veicoli con assicurazione o revisione scaduta per intervenire con provvedimenti amministrativi?
C’è sempre una sorta di diffidenza nei confronti delle telecamere a uso delle pubbliche amministrazioni: tra chi non apprezza il fatto di essere sempre controllabile e chi è convinto che tutto serva a fare cassetto, però, una buona parte è consapevole del fatto che questi strumenti siano oggi sempre più importanti per le attività di polizia giudiziaria.
Perché è esclusivamente a queste che saranno finalizzate le immagini catturate dalle 40 telecamere accese l’altro giorno in prossimità dei 20 varchi e delle 9 zone a traffico limitato della città. La rassicurazione è giunta nuovamente dal comandante della Polizia locale, Franco Morizio, Non si sfrutterà questa apparecchiatura in funzione del Codice della strada, perché altrimenti il garante della privacy ne avrebbe disposto la pubblicizzazione. Invece questi elementi non saranno “annunciati” da segnaletica di alcun genere, perché ovviamente alla malavita non deve essere dato alcun tipo di vantaggio.
L’obiettivo annunciato dal prefetto Liliana Baccari è uno in particolare: combattere il fenomeno dei furti nelle abitazioni che tanta insicurezza ha creato negli ultimi anni. Importante, sotto il profilo delle indagini, quello che invece ha evidenziato il procuratore della Repubblica di Lecco, Antonio Angelo Chiappani: la storicizzazione dei dati (con memorizzazione a tempo indeterminato dei passaggi delle targhe nei vari varchi) permetterà di ricostruire tutti i movimenti “cittadini” di soggetti sottoposti all’attenzione delle forze dell’ordine.
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