L’esercito silenzioso delle badanti: in provincia di Lecco sono più di seimila

La legge li chiama assistenti alla persona e colf. Sono quasi tutti di genere femminili e nel gergo comune si chiamano badanti e “donne delle pulizie”.

Anche a Lecco sono un piccolo esercito: quasi settemila. Esattamente 6.689. Praticamente l’esatto equivalente di un paese come Olginate (6.921 abitanti all’ultimo censimento). A dirlo è il 6° rapporto annuale sul lavoro domestico di Domina che parla chiaro anche su un altro fatto: più della metà sono regolari (3.545) ma una gran parte sono straniere irregolari (3.144), per cui, per lo Stato italiano, clandestine. Con tutte le conseguenze del caso, nel caso vengano “scoperte” non solo per sé stesse (denuncia ed espulsione), ma anche per le famiglie ospitanti (denuncia e multe). Insomma, sono necessarie, in Lombardia coprono quasi un punto percentuale di Pil, costano quasi 2 miliardi di euro tra stipendi, contributi e Tfr, ma, e questo i dati economici non lo dicono, sono sempre più importanti, con l’aumentare dell’età media della popolazione lombarda e lecchese. Sono, dicevamo, per più dell’86 per cento donne e ognuna di loro costa circa 9.580 euro a ogni famiglia ospitante (anzi datoriale) all’anno. Si dividono tra assistenti alla persona-badanti e semplici aiutanti nella gestione della casa (pulizie, stiro, rassetto in generale) o nella preparazione dei cibi (fare la spesa compreso), per una popolazione che è in assoluto italiana (92 per cento) e di età media elevata (63,3 anni di media). Ma anche l’età media di chi presta questi servizi è elevata: la media è superiore ai 50 anni di età.

Ats Brianza ha preso molto sul serio questa “popolazione” sia anziana che di caregiver, ovvero di prestatori di cure. Siano essi famigliari, che badanti professionali. Ha aperto un portale per loro e intende investire ancora su questa formazione. Stefania Bolis, dirigente Ats Brianza: «La figura del caregiver familiare non è ancora debitamente riconosciuta e valorizzata, mentre in realtà sono sempre più i familiari che si occupano di un proprio caro con disabilità grave o anziano e queste persone rappresentano un pilastro fondamentale per sostenere la nostra società. Il problema principale che riscontriamo è la difficoltà di queste persone nel fare presente le proprie difficoltà e i problemi, nel farsi aiutare.

Come Ats Brianza quindi stiamo portando avanti un progetto complessivo dedicato proprio al sostegno ai caregiver». Il sito internet è una delle risposte: «Abbiamo creato un sito internet a loro dedicato che è un punto di riferimento virtuale dove trovare tutte le informazioni utili sui servizi offerti dal territorio, le misure economiche a disposizione, consigli per affrontare le principali patologie e video utili. Oltre a questo abbiamo organizzato sul territorio alcune edizioni della “Scuola di Assistenza per caregiver”, un modello da esportare nelle Case di Comunità. Sul territorio di Lecco abbiamo trovato poi in Auser un partner importante con cui collaboriamo nella formazione dei volontari sportelli degli sportelli Auser rivolti ai caregiver e nella stesura di guide ai servizi da diffondere sul territorio».

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