Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Maggio 2019
Lecco. Venti milioni
e il Caleotto è risorto
Presentato il nuovo calibratore che potenzierà la produzione e la qualità della vergella - Ora l’azienda produce circa 200mila tonnellate e dà lavoro a cento dipendenti. Previste nuove assunzioni
Oggi Caleotto Spa ha tutte le caratteristiche per giocare in serie A con i maggiori produttori europei di vergella. La prima fase, dall’acquisizione del 2015, si è chiusa col raggiungimento degli obiettivi, ora l’obiettivo per il 2019 è far crescere il mercato italiano e, pianificando nel tempo, conquistare quello tedesco. Svilupperemo la filiera e faremo partnership con i nostri clienti, perché solo così creeremo nuovo valore e futuro». Lo ha affermato ieri Domenico Campanella, presidente di Caleotto Spa, durante la presentazione in Fieramilano degli ultimi investimenti realizzati in tre anni per un totale di 20 milioni di euro.
Fra questi un nuovo calibratore costato 13 milioni, in grado di garantire il potenziamento dei volumi e della gamma di prodotti oltre a una migliore qualità della superficie della vergella prodotta da Caleotto Spa, nata nel 2015 dalla joint venture fra due big dell’acciaio, Duferco Italia Holding e Feralpi Siderurgica, e nome storico dell’imprenditoria lecchese.
Il nuovo impianto, l’unico del genere in un’azienda italiana, è stato presentato da Campanella e dall’ad Lorenzo Angelini ieri allo stand di Duferco, nel corso della tre giorni della manifestazione Made in Steel” organizzata dalla community dell’acciaio Siderweb.
Realizzato col supporto di Sms Group e già in parte avviato nello stabilimento di via Arlenico a Lecco, l’impianto è un calibratore quattro passi fornito dalla tedesca Sms Meer, parte dell’impiantista di caratura mondiale Sms Group. Insieme alla testa forma spire, altro recente investimento di Caleotto, il calibratore permetterà di aggiungere alla gamma storica di produzione (tra i 5,5 e i 17 mm) anche quella di diametro superiore, fra i 4,5 e i 26mm. Ne uscirà una qualità di vergella migliorata nella qualità di superficie e nelle tolleranze dimensionali assicurate su tutta la lunghezza.
«Nel 2015 – ha spiegato Campanella – il nostro obiettivo era rivalutare, riportandola agli antichi risultati di efficienza, qualità e servizio, la tradizione di Caleotto. Eravamo affascinati dalla storia dell’azienda e di quel che aveva rappresentato per il polo lecchese e brianzolo dei trafilieri. Caleotto arrivava al 2015 stremata da una vicenda difficile, che ne aveva abbassato il ruolo fino ad arrivare a una produzione di acciai di medio e basso livello. Era una sfida difficile – ha aggiunto Campanella – affrontata da Duferco e Feralpi nella convinzione di realizzare integrazione e crescita, fissando obiettivi economici e di volumi ambiziosi. I risultati di bilancio 2018 mostrano che sono stati raggiunti con soddisfazione piena. Ora tracciamo la strada dei prossimi anni».
Nei numeri oggi nei 47.000 mq coperti (96.000 complessivi) l’azienda con 100 dipendenti produce circa 200.000 tonnellate di vergella per impieghi speciali e per una varietà di applicazioni. Nel 2018, rispetto al 2017 il fatturato è cresciuto del 7,7%, arrivando a 98 milioni di euro. Il margine operativo lordo è stato di 6,6 milioni di euro (4 milioni 2017). «Ora – ha affermato Angelini – abbiamo un carico di ordinativi soddisfacente, fino a fine giugno. Stiamo lavorando su 12 turni settimanali con l’obiettivo di aumentarli inserendo 7-8 nuove persone in base ai volumi che ci eravamo prefissati all’acquisizione. Tutto ciò avverrà da qui a fine anno».
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