Cronaca / Lecco città
Mercoledì 17 Febbraio 2021
Lecco. «Valorizzare l’artigianato
È la strada per la ripartenza»
Confartigianato, il presidente Daniele Riva chiede attenzione e misure per le piccole imprese
Artigianato e Pmi al centro delle politiche di sviluppo e delle strategie con cui risollevare l’economia all’uscita dalla crisi sanitaria ed economica.
È l’auspicio che Confartigianato Imprese Lecco esprime nel momento in cui il nuovo Governo, varato dal Premier Mario Draghi, sta per diventare operativo.
A sottolineare quali siano le aspettative di questa parte del sistema imprenditoriale territoriale è il presidente dell’associazione lecchese, Daniele Riva, secondo il quale «il nuovo Governo, soprattutto nella parte dei “tecnici”, propone personalità di alto profilo ed elevate competenze. Chiusa la pagina della scelta della “squadra”, ora confidiamo nell’esperienza del presidente Draghi e nell’impegno di tutti i ministri per realizzare in tempi rapidi, con coraggio e con spirito pragmatico, un programma finalizzato a superare l’emergenza sanitaria e al rilancio della competitività del sistema imprenditoriale».
In questo senso, la strada da prendere, secondo Riva, è chiara. «Ora più che mai è necessario porre l’artigianato e le piccole imprese al centro degli interventi di politica economica, valorizzandone le capacità di creare occupazione, sviluppo e innovazione e sostenendo gli imprenditori nei loro sforzi per garantire la qualità e la sostenibilità ambientale dei prodotti e dei servizi made in Italy. Ancora una volta gli imprenditori che la nostra associazione rappresenta in tutte le categorie sono pronti a collaborare per il bene del Paese, ma ora ci aspettiamo serietà e puntualità nei provvedimenti che sarà necessario prendere».
La strada, seppure segnata per Confartigianato, non sarà in discesa. «Temo che non saranno tutte rose e fiori solo perché a capo del Governo c’è una personalità di grande conoscenza delle dinamiche economiche nazionali e internazionali, visto i difficili equilibri politici derivanti a una maggioranza così estesa». Al centro dell’azione di ciascun soggetto dovrà esserci però non l’interesse di bottega (di partito) ma quello collettivo. Altrimenti si manderà il Paese a sbattere contro un muro.
«Le Pmi, chi le guida e chi ci lavora, sono al limite dell’esasperazione, soprattutto per il modus operandi delle comunicazioni tardive di cui veniamo messi a conoscenza solo poche ore prima rispetto all’applicazione».
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