Cronaca / Lecco città
Mercoledì 19 Maggio 2021
Lecco. «Troppi gli incidenti sul lavoro
Servono più prevenzione e controlli»
Cgil, Cisl e Uil si preparano al presidio di lunedì 31 davanti alla sede regionale Scaccabarozzi: «Ora una strategia nazionale», Riva: «Va rafforzata la cultura della sicurezza»
Gli infortuni sul lavoro continuano ad essere troppi. Lo sono ora che ci troviamo sulla strada della ripresa post pandemia e a maggior ragione il rischio è che aumentino nel momento in cui la ripartenza subirà l’inevitabile accelerata. Per questo motivo, sul tema l’attenzione va mantenuta alta anche con manifestazioni e novità normative quali una “patente a punti” applicata alle aziende in funzione degli appalti pubblici.
Ne sono convinti i sindacati, che domani (in concomitanza con l’anniversario della nascita dello Statuto dei lavoratori) terranno sull’argomento una serie di assemblee in aziende lecchesi, in vista dell’evento regionale che lunedì 31 vedrà l’organizzazione di un presidio dinanzi alla Regione Lombardia.
«La sensibilizzazione su questo tema è cruciale – ha esordito Mirco Scaccabarozzi, segretario generale della Cisl Mbl -. Il fenomeno continua ad avere contorni preoccupanti. La sicurezza sul lavoro è un cardine essenziale, non possiamo derogare e nemmeno accettare che la questione si affronti solo sotto il profilo dei costi. Una strategia nazionale, però, non è mai esistita sotto questo aspetto. Chiediamo la costruzione di una cornice, non solo normativa, che permetta di incidere in modo decisivo sulla dimensione culturale relativa alla sicurezza sul lavoro nel nostro Paese».
Sulla stessa linea il segretario generale della Cgil Lecco, Diego Riva. «Siamo ancora immersi in tanti problemi legati alla pandemia, ma continuano ad esserci troppi infortuni e morti bianche. Il lavoro sicuro è la precondizione essenziale per parlare di lavoro, e in questo senso bisogna insistere, per dare forma a una vera cultura della sicurezza. Il nostro obiettivo è ridurre gli incidenti e azzerare i decessi. Per raggiungerlo, le imprese devono investire molto di più in prevenzione e sicurezza, ma anche le istituzioni pubbliche devono fare la loro parte, in relazione ai controlli e ai servizi di medicina del lavoro».
Cgil, Cisl e Uil chiedono da tempo un congruo numero di assunzioni di medici del lavoro, perché «in questi dieci anni gli ispettori avrebbero dovuto vigilare sul rispetto delle regole, ma di fatto il loro numero si è dimezzato e i controlli sono venuti a mancare».
«I dati nazionali relativi al primo trimestre di quest’anno dicono che ogni giorno ci sono due persone che muoiono mentre lavorano – è intervenuto Salvatore Monteduro, alla guida della Uil del Lario -. Ci troviamo in una situazione di emergenza e il Paese deve interrogarsi su cosa non sta funzionando, perché di fronte a una fortissima riduzione delle ore lavorate nel 2020 e nei primi mesi del 2021 (per Lecco si parla di almeno 15mila lavoratori rimasti in cassa integrazione lo scorso anno), si rileva un incremento di infortuni e morti sul lavoro».
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