Lecco. «Tante aziende
faticano ad incassare»
A novembre, a fronte ad un quadro congiunturale stabile, pesano le difficoltà finanziarie di molte ditte. Secondo l’indagine rapida di Confindustria gli imprenditori sono anche preoccupati dai prezzi delle materie prime
Se dagli ordini ai livelli produttivi, ai fatturati, all’occupazione e alle condizioni applicate dalle banche alle imprese novembre ha registrato per l’industria lecchese una situazione di sostanziale stabilità, il mese in questione non ha tuttavia portato buone notizie sul fronte delle insolvenze e dei ritardi di pagamento e nemmeno sui costi delle materie prime, riferiti in crescita da 4 imprenditori su 10.
Secondo i dati dell’Osservatorio rapido congiunto di Confindustria Lecco e Sondrio e di Unindustria Como, basato su un sondaggio realizzato «su un campione significativo», afferma l’associazione, di imprese iscritte, la domanda sia italiana sia estera risulta stabile per quasi un’azienda su due (44%). Per il 26,1% gli ordini interni sono in crescita e per il 29,7% calano. Tendenza inversa per le esportazioni, date in crescita dal 29% delle imprese e in calo per il 26%.
In proposito Lecco segue la stessa tendenza media «con indicazioni prevalenti - riferisce la nota di Confindustria - di stabilità sia per gli scambi interni sia per le esportazioni», mentre fra chi registra variazioni c’è «prevalenza di indicazioni di diminuzione».
Le imprese riferiscono tenuta anche per la produzione, registrata come stabile nel 47% dei casi, con prevalenza, per le variazioni, di diminuzione (32% dei casi) rispetto all’aumento (21%). Stando sempre nella media delle aziende di Confindustria Lecco e Sondrio la capacità produttiva mediamente impiegata in novembre si attesta al 76,3%. Sul fronte del fatturato la stabilità riguarda circa il 30% delle imprese, mentre aumento (34%) e diminuzione (36,2%) sono in sostanza quasi pari.
A pesare nel periodo per le imprese locali sono stati, di nuovo, gli aumenti dei costi delle materie prime che nel caso delle imprese di Lecco e Sondrio sono indicati in crescita dal 46,7% del campione. Per il 51,1% i costi sono dati come stabili mentre solo una quota molto ridotta (2,2%) li segnala in calo.
Negativo il quadro dei pagamenti fra aziende. Nei dati congiunti di Lecco e Sondrio oltre quattro aziende su dieci soffrono per le insolvenze e per i ritardi, in un quadro che per la maggior parte delle aziende in novembre resta invariato (86,1%), mentre è peggiorato per il 7,6% delle aziende e si è attenuato per il restante 6,3%.
Non ultimi, ci sono i rapporti con le banche che, considerando il quadro congiunto dei tre territori di Lecco, Sondrio e Como, registra condizioni stabili per il 91,3% delle aziende, condizioni migliori per il 6,5% e un peggioramento nel 2,2% dei casi.
Se da un lato non vengono riferiti aumenti di tassi d’interesse, dall’altro il 4,3% delle aziende rileva aumenti per spese e commissioni bancarie.
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