Lecco: tagliati i pini in piazza Cappuccini. Disappunto dei cittadini

«Gli alberi erano pericolanti e rischiavano di cadere. Al loro posto verranno piantati sei aceri campestri» spiega padre Vitale Mainetti. La piazza infatti è di proprietà della parrocchia S.Francesco d’Assisi

Addio ai sei pini in piazza Cappuccini a Lecco. Oggi alcuni operai hanno provveduto al taglio delle sei piante che dominavano la piazza vicina al teatro Cenacolo francescano e alla chiesa parrocchiale di San Francesco.

Una scelta accolta con grande disappunto da diversi cittadini, i quali hanno riversato tutta la loro rabbia sui social network in diversi post che hanno raccolto decine di commenti. C’è chi si chiede perché gli alberi siano stati rimossi durante il periodo di riproduzione dell’avifauna, chi parla apertamente di scempio e chi domanda quale sia la ragione dell’abbattimento dei pini, lamentando la mancanza di una comunicazione adeguata verso i cittadini.

La maggior parte delle accuse viene rivolta verso l’Amministrazione comunale che, però, in questo caso non è responsabile. La piazza, infatti, ricade sotto la proprietà della parrocchia San Francesco d’Assisi, punto di riferimento religioso e culturale per tanti lecchesi grazie sia all’impegno dei frati cappuccini nella comunità sia alle molteplici iniziative organizzate durante l’anno presso il teatro cenacolo francescano. «Abbiamo preso questa decisione – spiega il parroco padre Vitale Maninetti – per varie ragioni. Innanzitutto, quelle piante erano ormai troppo alte e ostruivano le gronde e i canali dei tetti, provocando delle infiltrazioni nei locali parrocchiali. Alcuni dei pini, inoltre, erano storti, pericolanti e rischiavano di cadere. La crescita delle radici, ormai molto profonde, aveva anche creato evidenti sconnessioni nella pavimentazione della piazza e questo costituiva un pericolo per le persone che vi transitano ogni giorno».

La commissione comunale per il paesaggio, organo terzo e indipendente dagli organi di indirizzo politico, nella seduta dello scorso 21 marzo ha unanimemente espresso il parere favorevole sulla richiesta di rimozione delle piante presentata dalla parrocchia tre settimane prima. L’unica condizione posta dall’organo è stata quella di sostituire i pini con specie arboree di “terza grandezza”, ovvero in grado di crescere tra i 10 e i 20 metri in altezza.

Lo scorso 10 maggio, la parrocchia San Francesco d’Assisi ha comunicato a Palazzo Bovara che, al posto delle piante rimosse, saranno piantati sei aceri campestri. «Non appena gli operai rimuoveranno le radici posizioneremo i nuovi aceri. La piazza rimarrà bella come prima e sarà anche più sicura» conclude padre Vitale. Una spiegazione che potrebbe non bastare a placare gli animi di chi contesta l’eliminazione delle piante, ritenendola una scelta illogica e ingiustificata.

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