Cronaca / Lecco città
Venerdì 05 Agosto 2016
Lecco. «Sulle pensioni
Trattativa ben avviata»
Il segretario Cisl Rita Pavan sottolinea lo spirito di confronto avviato con il Governo, numerosi gli argomenti da affrontare: flessibilità, cumuli contributi, lavori usuranti, esodati, trattamento fiscale
Alla vigilia dell’autunno caldo sui rinnovi contrattuali, in primis quello dei metalmeccanici, i sindacati lecchesi danno un parere positivo sulla ripresa del dialogo col Governo sui temi delle pensioni e del lavoro emersi negli ultimi due tavoli nazionali del 15 e del 29 luglio.
Il tavolo fra Governo e sindacati è servito a fissare un calendario a partire dal 6 settembre sui temi del lavoro e delle pensioni, con l’intenzione di chiudere con un programma su pensionandi e pensionati.
Per la flessibilità si è parlato di risorse aggiuntive sull’uscita anticipata con prestito pensionistico (Ape) e anche di possibili misure per i lavori usuranti, per i lavoratori precoci e discontinui.
Per chi invece è già in pensione si apre all’ipotesi di quattordicesima anche per gli assegni fino a mille euro (oggi il limite è a 750). E si parla anche di alzare il tetto per la no tax area a 8.140 euro, che è la soglia di esenzione Irpef.
I temi sono tutti in discussione e su nessuno ci sono a tutt’oggi accordi o decisioni, ma un report della Cisl sull’incontro definisce con precisione i contenuti di cui si è parlato nell’ultimo tavolo a cui hanno preso parte i segretari di Cgil, Cisl e Uil col ministro del lavoro Giuliano Poletti.
Per la segretaria generale della Cisl Monza e Lecco, Rita Pavan, il Governo ha deciso di «aprire un vero confronto accettando un dialogo che in realtà fra sindacati e ministero del lavoro non si è mai interrotto.
Il governo ha capito che è impossibile varare riforme senza condividerle con le parti sociali. Ora - aggiunge Pavan - il Governo ha dato la disponibilità a entrare nella soluzione di temi precisi».
In sostanza, spiega la Cisl, i temi sono divisi in due categorie e cioè quelli da affrontare con la prossima legge di stabilità e quelli che dovranno essere risolti continuando a lavorare ai tavoli tecnici.
Nella legge di stabilità si vogliono portare i temi del cumulo dei periodi retributivi e dei contributi maturati in gestioni pensionistiche diverse, i lavori usuranti, l’uscita anticipata dal lavoro mediante il prestito pensionistico (Ape), misure per i lavoratori precoci, il completamento delle salvaguardie per gli esodati, la tutela delle pensioni con l’estensione della quattordicesima, la no tax area.
Il confronto continuerà ai tavoli tecnici da settembre, dove i sindacati chiederanno al Governo di impegnarsi in tema di eliminazione di quell’automatismo che alza i requisiti per andare in pensione in relazione all’incremento dell’aspettativa di vita, di revisione delle modalità di calcolo e adeguamento dei coefficienti per il calcolo della pensione contributiva, di rilancio della previdenza integrativa, di adeguamento delle pensioni al costo della vita.
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