Cronaca / Lecco città
Giovedì 19 Settembre 2019
Lecco. Su il sipario
Ecco il futuro Sociale
Idea per salvare l’affresco: una capsula di materiali trasparenti per evitare la dispersione di amianto - Pavimento in parquet, bar esterno e dehor in stile liberty e un palco ricostruito da zero con materiali innovativi
Il dipinto del Sora presenta diffusamente microfessurazioni che già lasciano affiorare la componente amianto. La soluzione? Rimuoverlo o incapsularlo attraverso prodotti ad hoc trasparenti già richiesti dalla ditta incaricata della direzione dei lavori.
È questa la notizia, già anticipata nei giorni scorsi dal nostro giornale, che ha trovato conferma nella commissione ad hoc sul Teatro Sociale andata in scena ieri a Palazzo Bovara.
L’occasione di ieri è stata anche quella di chiarire definitivamente il futuro estetico e architettonico della Piccola Scala di Lecco.
La sala teatrale sarà ripavimentata in parquet, il bar all’esterno vedrà un nuovo layout liberty in ferro battuto e un piccolo dehors, uno spazio magazzino sarà invece ricreato vicino all’accesso sul retro e il palco (tra pavimentazione e strutture di sostegno) sarà interamente rifatto con vernici intumescenti (cioè antifuoco) e materiali innovativi, oltre alla bonifica di tutti gli intonaci degradati dalle perdite e dalle infiltrazioni.
Nella zona uffici è previsto infine il rifacimento di controsoffitti e copertura, mentre una seconda uscita di emergenza sarà realizzata tra seconda balconata e scala dei camerini.
Ecco, insomma, svelato dai tecnici dello studio Berlucchi quello che è il progetto definitivo del Sociale, approvato dalla Giunta nelle scorse settimane e già finanziato per un totale di circa due milioni di euro.
In apertura della commissione, invece, era toccato all’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Valsecchi, fare il punto “politico” della situazione.
«Tutti sono maestri a dire quello che è opportuno fare – ha tuonato - Poi, però, quando si trovano su questa sedia comprendono i tempi della pubblica amministrazione. Abbiamo seguito questa vicenda con grande senso di responsabilità e del dovere. Chiudere il Teatro è stato un colpo al cuore per chi ama la cultura, ma un elemento necessario per preservare la sicurezza dei fruitori. Abbiamo fatto decine di sopralluoghi, e tutti con un solo scopo: riconsegnare alla comunità lecchese un Teatro che non necessiti di chiudere ancora due o tre anni dopo. Mi sarei aspettato di essere criticato su tutt’altro che sul Teatro della Società. E ora?L’amministrazione tenterà di capire se ci sono le condizioni per salvare il dipinto del Sora. Sono state proposte le varie soluzioni, e nel giro di qualche giorno diremo in che modo procedere, ma è evidente che dobbiamo prima sentire la Soprintendenza. Sui finanziamenti, abbiamo avanzato al ministero la richiesta di assegnazione di contributo erariale per opere di messa in sicurezza del territorio. Abbiamo chiesto 1,7 milioni, è un tentativo che ci siamo sentiti di fare. Riguardo al bar, invece, ho incaricato il dirigente di iniziare a preparare di avviare la gara per gli affidamenti. Ci sono state una decina di manifestazioni d’interesse».
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