Lecco e Sondrio in “zona gialla” per incidenza di mortalità sul lavoro

La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale

Lecco e Sondrio sono in “zona gialla” per quanto riguarda l’incidenza della mortalità sul lavoro. È quanto emerge dall’Osservatorio Vega Engineering sulla sicurezza e l’ambiente.

Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in Lombardia si scopre che sono Pavia (33,9 morti per milione di occupati), Brescia (29,2), Mantova (22), Lodi (19,9) e Monza Brianza (19,8) le province più pericolose in zona rossa. Seguono Lecco (13,7) e Sondrio (13,4) in zona gialla. Mentre in zona bianca, le province più sicure sono: Como (3,8), Cremona (6,5), Varese (7,7), Milano (8,6) e Bergamo (10,2).

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità. La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. E a fine giugno 2024, il rischio di infortunio mortale in Lombardia (14,2 morti per milione di occupati) risulta essere inferiore rispetto alla media nazionale pari a 15,4. Sono 86 i decessi da gennaio a giugno 2024 (contro gli 83 del 2023): 64 quelli rilevati in occasione di lavoro (come lo scorso anno) e 22 quelli in itinere (3 in più del 2023).

La regione è tristemente prima in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro. Il più elevato numero di decessi totali è stato registrato in provincia di Brescia (20). Seguono: Milano (18), Pavia (10), Bergamo (9), Monza Brianza (8), Varese, Lodi e Mantova (5), Cremona e Lecco (2), Como e Sondrio (1). E Brescia è in cima alla graduatoria anche quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro con 16 vittime. Seguono: Milano (13), Pavia e Monza Brianza (8), Bergamo (5), Mantova (4), Varese (3), Lecco e Lodi (2), Como, Cremona e Sondrio (1). Sono 57.265 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 299.303. Vale a dire il 19,1% di quelle rilevate in Italia.

“A metà del 2024 sono già 86 le vittime sul lavoro in Lombardia. Più di 14 al mese. Oltre 3 ogni settimana. Una vittima su tre è straniera. Sono questi i numeri che raccontano in parte l’emergenza sicurezza sul lavoro in Lombardia. Numeri che narrano una tragedia pressoché identica (anzi peggiore), di quella del 2023 quando i decessi sul lavoro erano 83”, commenta Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Vega Engineering. “In Lombardia si verificano 14,2 infortuni mortali ogni milione di occupati, mentre la media italiana è di 15,4”.

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