Cronaca / Lecco città
Sabato 18 Luglio 2020
Lecco. Siderurgia, conto pesante
Vendite in calo del 26%
L’impietosa fotografia del settore dovuta alla crisi sanitaria
Tosini (Siderweb): «Un’ipoteca sullo sviluppo a lungo termine delle aziende»
Il calo, numericamente, era previsto stante la chiusura imposta dalle autorità per contrastare la diffusione del virus: tra gennaio e aprile, il fatturato delle imprese siderurgiche si è ridotto in modo significativo. Le vendite dei prodotti delle acciaierie sono diminuite del 25,9% sul mercato interno e del 26,1% su quello estero; le vendite di tubi e profilati cavi del 24,8% e del 18,9%; le vendite degli altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio sono calate del 30,3% e del 26,5%.
Uno scenario che, come ha spiegato Gianfranco Tosini, analista dell’Ufficio studi Siderweb in occasione del webinar “La finanza a supporto del mondo dell’acciaio”, prospetta per le imprese siderurgiche italiane una «rilevante riduzione del risultato operativo della gestione industriale (Ebitda), peraltro già iniziata nel secondo semestre 2019» e quindi «un rinvio o un ridimensionamento dei piani di investimento, mettendo un’ipoteca sullo sviluppo a lungo termine delle aziende in un mercato in profonda trasformazione e ristrutturazione come quello dell’acciaio». Aumenterà, quindi, «l’esigenza di liquidità delle imprese, schiacciate anche dall’aumento dei tempi di incasso».
«Immagino una filiera siderurgica che certamente farà fatica a ripartire, ma la tempesta va attraversata e dal momento che le aziende del settore hanno fatto tanti “compiti a casa” e ora sono più forti, più capitalizzate e più strutturate, sono in condizione di affrontare le difficoltà con buone possibilità di successo», ha rilevato Marco Mandelli, responsabile Corporate & Investment Banking Ubi Banca. «Per affrontare la fase post-emergenziale che il settore siderurgico sta vivendo, al pari di altri settori, sarà necessario riprendere e sviluppare le strade di accesso a nuova liquidità già presenti come, per esempio, il factoring e il credito di filiera. Uni Banca, a partire dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, ha supportato le imprese con interventi straordinari, anticipando le misure adottate dal Governo ed erogando ad oggi oltre 5 miliardi di nuovi finanziamenti a medio e lungo termine e concedendo moratorie su 9 miliardi di operazioni in essere».
Anche secondo Giuseppe Cavalli, direttore generale di Alfa Acciai, «uno dei nodi centrali che il nostro Paese deve risolvere è relativo alla dimensione delle imprese. Sul “piccolo è bello” che era in voga qualche anno fa credo che la visione sia cambiata. I rischi sono aumentati, una limitatezza nelle risorse può mettere a rischio la sopravvivenza delle aziende».
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