Cronaca / Lecco città
Venerdì 06 Maggio 2016
Lecco. Senza contratto
Commercio in sciopero
Sindacati soddisfatti dell’adesione, a Lecco presidio sul lungolago
Ieri mattina i lavoratori del turismo e del commercio sono scesi in piazza per uno sciopero nazionale, indetto da Cgil, Cisl e Uil.
Il presidio di fronte al Mc Donald’s di Lecco, sul Lungolario Isonzo, ha voluto sottolineare la grave situazione di un comparto che dopo più di due anni non ha ancora visto rinnovati i contratti nazionali di lavoro.
«Le trattative – dichiarano i sindacati - sono state rotte a causa delle rigidità e dell’atteggiamento dilatorio mantenuti dalle organizzazioni datoriali. Le stesse hanno posto alle organizzazioni sindacali nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, come condizioni, ai medesimi rinnovi, un grave arretramento rispetto ai diritti acquisiti, sia economici che normativi, il che è stato ritenuto inaccettabile. Le organizzazioni sindacali registrano una distanza incolmabile tra le richieste avanzate nelle piattaforme rivendicative unitarie e le posizioni delle controparti».
Queste le ragioni di una protesta che anche a Lecco ha visto molte adesioni e che ieri mattina ha colorato delle bandiere sindacali il nostro lungolago. Una protesta pacifica ma determinata per tanti lavoratori che chiedono un contratto. «L’iniziativa di Lecco – ci ha detto Tina Coviello della Fisascat Cisl di Monza Brianza Lecco – ha avuto successo, adesso aspettiamo che le controparti si muovano e si possano riattivare le trattative interrotte. Non ci nascondiamo che la situazione è complessa, ma non ha senso che da più di due anni ci siano contratti nazionali non ancora rinnovati. Chi ne fa le spese sono i lavoratori, le cui tutele sono messe a dura prova da una controparte che non vuole venire incontro alle loro legittime richieste. Noi ovviamente continueremo a monitorare la situazione per arrivare il prima possibile a nuove trattative».
Stessa soddisfazione esprime Stefania Sorrentino segretaria generale della Filcams Cgil di Lecco: «Dopo uno sciopero molto partecipato, speriamo che il tavolo delle trattative si riapra. Non ci nascondiamo che le difficoltà sono tante anche perché oltre alle richieste di aumenti salariali quelle che vogliamo che cambino sono le normative. In alcuni ambiti mancano le tutele minime. Ci sono lavoratori che ad ogni cambio di appalto rischiano di ricominciare da zero e questo è inaccettabile. Per questo chiediamo garanzie normative per categorie di lavoratori che sono spesso vittime di una vera e propria giungla normativa. Non parliamo poi dei voucher in un ambito come quello del turismo; la loro utilizzazione è spesso scorretta e sovradimensionata e impedisce un corretto rapporto di lavoro. Anzi spesso sono un alibi che serve solo a creare confusione». E a Lecco c’è un altro fronte caldo che rischia di “esplodere”. I lavoratori addetti alle pulizie del nostro Tribunale hanno, infatti, proclamato lo stato di agitazione. Da quattro mesi non percepiscono lo stipendio. I sindacati hanno chiesto ragione al prefetto di una situazione ormai insostenibile per poi indire lo sciopero.
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