Lecco, ripulita l’ex darsena Mangioni

Era un rifugio per disperati, forse anche qualcosa di più. Sgomberata l’ex darsena Mangioni, a due passi dal ponte Nuovo di Lecco.

A una settimana dalla denuncia di un lecchese del quale ci siamo fatti portavoce, venerdì mattina gli agenti della Questura di Lecco e della Polizia locale sono intervenuti per ispezionare il fabbricato che un tempo serviva a custodire le barche. Dentro, gli agenti hanno trovato di tutto e di più: vestiti, giacigli, lattine di birra e avanzi di cibo, ma nessun elemento che al momento lascia intuire ulteriori risvolti degli “andirivieni” dalla darsena occupata.

Fra le ipotesi al vaglio inizialmente, anche a seguito della denuncia della quale ci siamo fatti portavoce, il fatto che la darsena potesse essere al centro di un giro di spaccio o di prostituzione.

La nostra segnalazione è stata presto raccolta dal comando di Polizia locale e dall’assessore alla Sicurezza Simona Piazza che si sono attivati prima di tutto per cercare di capire di chi fosse la titolarità dell’immobile e quale ente avesse la competenza. Gli agenti si sono mossi solo nel momento nel quale è stata rintracciata la proprietà ed è stato coinvolto anche il demanio, ente che si occupa delle sponde di lago e fiume.

Questa mattina la darsena è stata ripulita ed è stato chiesto ai titolari di impedire l’accesso chiudendola. Ora, a scanso di equivoci, sono esposti anche dei cartelli che vietano l’accesso.

Una soluzione, forse non definitiva, ma pur sempre una soluzione. Risolta la questione della darsena occupata, resta ora aperto il capitolo per la pulizia della sponde vicine, dove la vegetazione cresce decisamente rigogliosa e dove si è accumulata nel tempo un bel po’ di spazzatura. Ma, come si dice, una cosa per volta.