Lecco: reati complessivamente in calo, ma aumentano furti e rapine

Calano le lesioni e i danneggiamenti, ma aumentano le rapine, i furti e le estorsioni. Sono questi i dati che fotografano la situazione sicurezza in città nei primi quattro mesi del 2024.

Ad esaminarli e poi a renderli pubblici il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

«Con la finalità di revisionare e adattare il dispositivo di sicurezza e di controllo del territorio, - spiega in una nota la Prefettura -è stato preliminarmente analizzato l’andamento della delittuosità nel capoluogo cittadino, che, nei mesi da gennaio ad aprile 2024, nel confronto col medesimo periodo dell’anno precedente, ha fatto registrare una generale contrazione dei reati, pari a -9,5%».

Il comitato provinciale dettaglia poi la situazione: «diminuiscono significativamente le lesioni dolose (-50%) decrescono le minacce (-5%), le ricettazioni (da 2 a 1), i danneggiamenti (-9,4%), le truffe e le frodi informatiche (-5,5%). Sono, invece, aumentate le rapine in pubblica via (che passano da 8 a 14), i furti (+2%) e in particolare quelli in esercizi commerciali, le estorsioni (da 3 a 5) e le denunce in materia di stupefacenti (da 2 a 6). Un aumento, quest’ultimo, da leggersi come positivo risultato dell’attività di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia».

Sono questi dati che riguardano il periodo gennaio-aprile e che quindi ricomprendono sì alcuni episodi di violenza avvenuti in centro ad aprile, ma non le risse di maggio e nemmeno la serie di furti e spaccate ai danni degli esercizi commerciali avvenuti nelle scorse settimane.

Il comitato provinciale ha quindi disposto alcune contromisure: «Durante la riunione - continua la nota - sono stati riepilogati i sistematici servizi di prevenzione e repressione svolti dalle Forze di polizia e, sulla base della georeferenziazione dei reati, è stato disposto un potenziamento e una rimodulazione dei controlli, la cui declinazione operativa sarà decisa dal Questore nell’ambito di uno specifico tavolo tecnico».

Infine un passaggio sulla percezione di questi episodi: «Il prefetto Sergio Pomponio e il Procuratore della Repubblica Ezio Domenico Basso hanno condiviso la granitica convinzione che le politiche di sicurezza espresse e quelle in divenire, affinché producano effetti durevoli e non solo suggestioni, debbano perseguire finalità disancorate da sensazioni estemporanee, sebbene comunque meritevoli di attenzione, soprattutto quando sono indice di un disagio sociale strisciante».

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