Cronaca / Lecco città
Mercoledì 24 Febbraio 2016
Lecco. «Qui si investe
ma le start up segnano il passo»
Giovani e lavoro: se ne discute all’Api, Oriano Lanfranconi «Da noi gli sforzi finalizzati a fare bravi dipendenti»
LECCO
Giovani e lavoro, non tanto dal punto di vista dei numeri dell’occupazione quanto, piuttosto, da quello delle aspirazioni, delle prospettive future, delle capacità di un territorio di trattenerli e renderli protagonisti del suo futuro.
Se ne parla in questi giorni anche in Api Lecco, in occasione della presentazione, ieri sera alla libreria Mondadori di Piazza Duomo a Milano, del libro “Il bivio, sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi”, scritto da Angelo Bruscino, imprenditore della green economy e presidente del gruppo giovani di Confapi nazionale, carica recentemente ricoperta anche dal lecchese Oriano Lanfranconi.
«Anche qui, a Lecco e al Nord – afferma Lanfranconi – ci sono in parte le criticità di sistema che Angelo Bruscino traccia nel suo libro. A Lecco vediamo tuttavia che seppure si sia in un momento in cui si sta cercando di uscire dalla recessione abbiamo tassi di disoccupazione e di sopravvivenza delle imprese molto più in salute rispetto al Sud. Con l’aggiunta – continua Lanfranconi – di un tratto che contraddistingue Lecco. Da noi tutti gli investimenti sui giovani puntano a fare occupazione non tanto in senso imprenditoriale quanto per produrre bravi dipendenti, bravi tecnici, quindi con poche start up. Al Sud è il contrario, le nuove imprese giovanili abbondano».
Ed entrambe le situazioni hanno pro e contro, in un bilancio finale che però resta in vantaggio al Nord, visto che più che altrove al Sud l’autoimprenditorialità non è quella di nuove imprese almeno minimamente strutturate bensì è quella delle partite Iva che si devono inventare la sopravvivenza, in un territorio «che a differenza di Lecco non ha tante piccole imprese diffuse che possono assorbire occupazione. Per contro, Lecco segna il passo sulle start up».
Su se e quanto Lecco sia ancora un posto stimolante per i giovani Lanfranconi afferma che «il nostro territorio si sta sicuramente riscoprendo grazie al campus universitario. Più volte – aggiunge – si dice che Lecco, tranne la vivacità dei mesi estivi, è un posto bellissimo, ma senza una politica turistica e commerciale adeguata, senza offerta a culturale di livello, senza le cose che in pratica più attirano i giovani. A Lecco oggi mettersi a fare impresa manifatturiera tradizionale è a dir poco impegnativo, ma col campus il territorio sta riprendendo un po’ di vigore. Gli effetti – conclude i– si vedranno nel lungo periodo ma solo se anche la politica del territorio saprà mantenere Lecco sulla direzione di una città che funzioni».
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