Cronaca / Lecco città
Mercoledì 11 Maggio 2016
Lecco. Quando il piccolo
gira il mondo con l’innovazione
Macchine per l’estrusione dell’alluminio, l’Atie di Lecco esporta l’85% della sua produzione. Dal 2008 ha triplicato il fatturato, addetti raddoppiati
Specializzarsi fa la differenza nei risultati di vendita sui mercati esteri e, fra le aziende lecchesi, quelle che producono per l’automazione industriale si ritrovano fra i quattro settori di eccellenza che nel 2015, secondo l’ultima indagine della Cgia di Mestre, hanno vissuto un vero boom di esportazioni.
A fronte di un estero in flessione su tanti comparti tradizionali, i dati mostrano invece che i settori dove è più diffusa la specializzazione segnano quello che per gli analisti della Cgia è uno “straordinario risultato”, e fra questi ci sono i macchinari che registrano un saldo positivo di 49,8 miliardi di euro, l’abbigliamento con 17,6 miliardi, i prodotti in metallo con 11,1 miliardi, i mobili con 7,2 miliardi, gli apparecchi elettrici con 6,5 miliardi e altri 6,4 miliardi per i materiali non metalliferi.
Statistiche locali di settore non ce ne sono, ma le esperienze emblematiche di quanto afferma la Cgia a Lecco non mancano.
E’ il caso dell’azienda “Atie” di Lecco, che con una ventina di dipendenti attraversa con successo i mercati mondiali nel settore dell’automazione industriale per l’estrusione di alluminio.
Spingendo sull’innovazione tecnologica e sullo studio delle esigenze dei clienti più all’avanguardia, vincendo un bando europeo per un nuovo prodotto innovativo e facendo ricerca di mercati all’estero fino a raggiungere una quota dell’85% sul venduto totale l’azienda nel corso dell’ultimo anno ha quasi raddoppiato il personale mentre dal 2008 ad oggi proprio grazie all’espansione estera ha visto il fatturato crescere del 300%. Non ultimo, l’azienda è parecchio impegnata in un nuovo corso, quello dell’industria 4.0 per lo sviluppo di alta tecnologia negli estrusi. «Da tempo - afferma Massimo Bertoletti, tra i soci fondatori e responsabile delle vendite - seguiamo questa scelta. Non ci interessa litigare per spuntare il miglior prezzo su prodotti ordinari, seguiamo invece la sintonia totale con le esigenze dei nostri clienti più innovativi. Perciò lavoriamo su ricerca e innovazione continua”.
All’estero “Cina e America Latina sono per noi - afferma Bertoletti - i nuovi mercati su cui dal 2008 ad oggi abbiamo aperto. Ormai per noi l’estero, per l’automazione dell’estrusione dell’alluminio, è irrinunciabile. So bene - aggiunge - che guardando ai dati mondiali dell’alluminio si possono leggere delle criticità, ma per quanto ci riguarda osserviamo che nell’estrusione il mercato è in chiara crescita perché molte delle cose che venivano fatte in acciaio e rame ora sono fabbricate in alluminio.
Nel mondo dei trasporti, dalle auto ai treni alle navi, se si vuole diminuire l’inquinamento serve usare questo materiale, più leggero, e in proposito la nostra previsione per i prossimi mesi è di una forte crescita di lavoro nell’automotive per il mio settore”.
In America Latina l’azienda sta vivendo una buona espansione in Messico, in aggiunta a quanto sta da tempo di nuovo in Medioriente, Cina ed Europa.
”Anche la Russia - afferma Bertoletti - per noi sta mostrando buoni segnali di ripresa, con un certo ritorno di nostri contatti”.
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