Cronaca / Lecco città
Mercoledì 09 Dicembre 2020
Lecco. «Professionisti e partite Iva
Sono le categorie trascurate»
Antonio Rocca, presidente dei commercialisti ricorda che mancano gli interventi di sostegno
«Nonostante il ministero dell’Economia avesse assicurato che ci sarebbe stato un intervento anche a favore dei professionisti, in realtà nel Decreto ristoro quater non c’è nulla. Quindi la critica di Confprofessioni è condivisibile». Antonio Rocca, rappresentante delle professioni in Camera di commercio Como Lecco e presidente dei commercialisti di Lecco si dice d’accordo con la richiesta di Confprofessioni di inserire nella prossima legge di Bilancio nuovi stanziamenti per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi con partita Iva.
Una proposta al vaglio del Parlamento e che se approvata permetterebbe agli autonomi di compensare i cali o le perdite di incarichi legati alla crisi delle imprese committenti. «Abbiamo gli stessi problemi delle imprese in quanto anche noi abbiamo incassi che risentono della crisi per Covid, dipendenti e affitti da pagare. Siamo alle solite – afferma Rocca -: come commercialisti dobbiamo sempre lavorare in emergenza per raccogliere gettito fiscale. Ci sono medici e dentisti con gli studi chiusi, mentre i consulenti del lavoro per gestire le richieste di cassa integrazione hanno fatto, come noi commercialisti, orari allucinanti durante il lockdown in quanto categorie essenziali. E senza aiuti sulle perdite».
E non è solo questione di ristori, aggiunge Rocca ricordando che sarebbe altrettanto utile una razionalizzazione delle scadenze fiscali e della distribuzione dei bonus, magari sostituendoli «con quanto avviene in altri Paesi europei, dove non ci sono bonus ma abbassamento di due punti di Iva con un’operazione rapida, perché l’Agenzia delle entrate ha i dati, che si può fare direttamente dal livello centrale e senza burocrazia.
«Così come sarebbe utile ai professionisti essere agevolati nel cambiamento. Come commercialisti – aggiunge Rocca - stiamo facendo una grossa analisi sull’intelligenza artificiale per l’analisi e la gestione dei documenti, un’opportunità per la categoria che ne sta apprendendo l’applicazione. Dobbiamo insegnare la gestione ai dipendenti e alle imprese, ma l’80% del Paese non ha la fibra ottica, col rischio che questa sia un’altra partita persa. A Lecco – conclude Rocca – con la rete siamo riusciti a lavorare bene, ma ci sono zone della Provincia non raggiunte dalla fibra e lì il nostro lavoro ha avuto forti rallentamenti con lo smart working».
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