
Cronaca / Lecco città
Sabato 25 Gennaio 2025
Lecco: posate le pietre d’inciampo in ricordo di tre martiri di Fossoli
Lecco
Questa mattina a Lecco sono state posate tre pietre d’inciampo a ricordo dei martiri lecchesi che hanno perso la vita dopo essere stati deportati a Fossoli nel 1944. Le tre pietre, dedicate a Franco Minonzio, Luigi Frigerio e Antonio Colombo, sono state posate rispettivamente in via Monsignor Moneta 12, in corso San Michele del Carso 2 e in via Digione 14. Questi simboli completano il tracciato della memoria iniziato dall’amministrazione di Virginio Brivio nel 2019 con la posa delle pietre in ricordo di Lino e Pietro Ciceri in via Resegone ad Acquate e quella in ricordo di Emma Casati in via Gramsci 17 a San Giovanni. Le tre pietre sono state commissionate nell’ambito del progetto “Pietre d’Inciampo per i 67 martiri di Fossoli” promosso da Fondazione Fossoli e Aned - Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti.
Alla cerimonia, inserita tra le iniziative per il Giorno della Memoria, erano presenti il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il viceprefetto Paola Cavalcanti, il presidente dell’Anpi provinciale di Lecco Enrico Avagnina e i rappresentanti della Fondazione Fossoli e di Aned – Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti. La posa delle pietre d’inciampo è stata allietata dall’accompagnamento musicale a cura degli studenti della scuola secondaria di primo grado “Don G. Ticozzi” e di Pilly e Manuela Cossa, Ranieri Fumagalli e Carlo Redi.
Nato il 26 maggio 1911 a Castello di Lecco, Franco Minonzio lavorò all’azienda siderurgica Badoni. Nel marzo 1944 diventò il responsabile del comitato sindacale clandestino. Venne arrestato dalle SS tedesche il 19 maggio 1944 e deportato nel campo di Fossoli il 29 giugno. Antonio Colombo, nato a Lecco il 18 ottobre 1903, era un piccolo commerciante di legna e carbone e fu tra i primi organizzatori del gruppo partigiano di Campo de Boj sopra Lecco. Fu arrestato il 19 maggio 1944 e deportato nel campo di Fossoli il 29 giugno. Nato il 28 aprile 1901 a Laorca di Lecco, Luigi Frigerio lavorò presso l’azienda siderurgica Badoni come responsabile sindacale per il Partito Democratico Cristiano. Fu arrestato il 19 maggio 1944 e deportato al campo di Fossoli il 29 giugno.
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