Cronaca / Lecco città
Sabato 13 Marzo 2021
Lecco. Pmi e accesso al credito
«Resta un problema»
Aziende alle prese con crisi di liquidità, le banche chiedono sempre maggiori garanzie ai clienti - Confartigianato: «Vicini agli associati con la consulenza»
La liquidità continua ad essere un problema serio per le piccole e medie imprese, che in questa complicata congiuntura economica devono scontrarsi anche con le difficoltà di accesso al credito. La flessione del fatturato, per le Pmi di manifattura, costruzioni e servizi non commerciali, lo scorso anno si è attestata sopra i 23 punti e la stima per i primi mesi del 2021 parla di un -13% altrettanto preoccupante per le aziende, tanto che oltre un terzo delle micro e piccole imprese lecchesi teme di non riuscire a superare quest’anno anche per seri problemi di liquidità.
L’intensità delle richieste delle imprese è superiore alla norma in sette casi su dieci in merito alla consulenza, alla liquidità per scorte e capitale circolante e nella metà dei casi per moratoria. Debole inoltre la domanda per investimenti. In relazione agli effetti della crisi Covid-19 sulla gestione finanziaria delle Pmi, sono infatti ancora diffuse le situazioni critiche segnalate a seguito dei mancati incassi legati alla caduta del fatturato, per le criticità del cash flow e per i ritardati pagamenti da clienti finali. Relativamente meno critici, ma in sensibile peggioramento, i ritardi dei pagamenti dalla Pubblica amministrazione.
«Tutto ciò ci fa riscontrare un flusso superiore ai periodi pre Covid di imprese presso gli sportelli dell’associazione, soprattutto presso l’Ufficio Credito – commenta Daniele Riva, “padrone di casa” in via Galilei –. Rispetto all’apice della crisi dello scorso aprile, notiamo una migliorata operatività delle banche, pur rimanendo ancora lontana dalla normalità, mentre continuano le criticità operative degli istituti di credito in merito alla gestione delle piattaforme tecnologiche dei servizi bancari e all’organizzazione del flusso dei clienti».
Per tre associati su dieci, ha evidenziato ancora il presidente di Confartigianato, le azioni restrittive da parte delle banche, con richiesta di maggiori garanzie, sono divenute prassi che si tramutano in una mancata risposta alle imprese in cerca di credito.
«Serve dunque alimentare canali alternativi al sistema bancario, valorizzando i Confidi nel loro nuovo perimetro di azione. La nostra Associazione è a disposizione con i nostri esperti in credito e finanziamenti, a cui si aggiunge l’attenta analisi del business plan aziendale».
«L’Ufficio Credito – ha aggiunto il responsabile Edoardo Persenico – è al fianco delle aziende associate al fine d’offrire un’adeguata assistenza per l’accesso al credito e la consulenza finanziaria. L’obiettivo è di assistere e affiancare le imprese lungo le varie fasi della loro gestione, in merito alle tematiche e alle criticità riconducibili alla loro struttura patrimoniale e finanziaria. Il Servizio opera in stretta connessione con altre aree quali, ad esempio, l’Ufficio Avvio d’Impresa, l’Ufficio Fiscale e l’Area Competitività e Innovazione costituendo un team di competenze funzionale ad analizzare il contesto aziendale».
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