Lecco, i numeri della Guardia di Finanza

Pioggia di sequestri per evasione. Fondi Pnrr: molte le irregolarità

​La Guardia di Finanza di Lecco celebra i 250 anni di fondazione. Per l’occasione, le Fiamme gialle hanno fatto il punto sull’attività in provincia dal primo gennaio 2023 a oggi. Scoperti 39 evasori totali e 11 lavoratori in nero. 40 le persone denunciate per reati fiscali a fronte di un introito per frodi ed evasione di oltre 21 milioni di euro. Le proposte di sequestro di beni al vaglio dell’autorità giudiziaria ammontano a oltre 30 milioni di euro.

In materia di evasione fiscale internazionale, nel solo 2024, sono state concluse 2 indagini che hanno portato alla constatazione di una base imponibile netta per il recupero a tassazione di quasi 2 milioni di euro.

Sono stati eseguiti poi dai militari 294 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti, che hanno portato anche alla rilevazione di 11 irregolarità in merito ai prezzi praticati dai distributori stradali. Per quanto riguarda la tutela della spesa pubblica sono state effettuate 55 ispezioni per lavori con il Piano nazionale di ripresa e resilienza: in 29 casi, sono state riscontrate irregolarità, molte delle quali riconducibili all’indebita compensazione di crediti d’imposta derivanti da investimenti finanziati con fondi Pnrr. Venticinque le denunce per cittadini che percepivano senza averne titolo reddito di cittadinanza e altre misure a sostegno dell’inclusione sociale.

In tema di normativa antimafia, sono stati sottoposti a accertamenti patrimoniali 26 soggetti, con proposte di sequestro per circa 1 milione di euro. Sono stati eseguiti, inoltre, 385 accertamenti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali finalizzati al rilascio della certificazione antimafia; 15 soggetti economici aventi sede nel territorio lecchese, sono stati destinatari di altrettanti provvedimenti interdittivi emessi dal Prefetto di Lecco ai sensi della vigente normativa antimafia. Un reparto territoriale lecchese ha sequestro di più di 600 mila dvd contenenti film e documentari riprodotti illecitamente e oltre 1 milione di “bollini” Siae ottenuti con la frode.

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