Cronaca / Lecco città
Martedì 07 Febbraio 2017
Lecco. Nelle ditte artigiane
sì ai contratti aziendali
Accordo tra associazioni e sindacati, previsto anche un rafforzamento degli enti bilaterali
In Confartigianato Lecco è stato presentato il nuovo modello di contratto per le aziende artigiane, firmato a Roma tra Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai insieme a Cgil, Cisl e Uil.
Fra le novità, l’accordo prevede che gli attuali nove contratti del settore si ridurranno a quattro da ricondurre alle aree del manifatturiero, dei servizi, dell’edilizia e dell’autotrasporto. Perciò il nuovo ciclo di rinnovo contrattuale avverrà su tale base dopo che, entro fine 2017, una commissione paritetica manderà in porto gli accorpamenti.
Niente di definito, invece, sul fronte delle modifiche salariali, mentre si amplierà la possibilità di dar vita a contratti aziendali. Oggi per il settore la contrattazione di secondo livello è solo territoriale (su un accordo regionale), ma il nuovo contratto prevede che le aziende che hanno i requisiti possano avviare la contrattazione aziendale.
Viene inoltre rafforzata la bilateralità estendendo a tutte le imprese il fondo di solidarietà bilaterale (Fsba) finanziato da contributi di imprese e lavoratori, con la possibilità di utilizzarlo in sinergia con Fondartigianato, il Fondo interprofessionale del settore.
Inoltre l’accordo sollecita la partecipazione alla previdenza complementare, a tutt’oggi poco praticata dai lavoratori dell’artigianato ma che in realtà non è mai davvero decollata nemmeno in altri settori. Perciò si pensa di incoraggiarne l’adesione studiando formule che ispirino maggior interesse da parte dei lavoratori. A parlare di tutto ciò, con accento particolare sul tema della contrattazione aziendale, in Confartigianato nell’incontro moderato dal segretario generale lecchese Vittorio Tonini c’erano Riccardo Giovani, direttore delle politiche sindacali di Confartigianato nazionale, Paolo Reboni, responsabile del mercato del lavoro e dell’artigianato della Cisl Lombardia e Silvia Dozio, vicepresidente dell’associazione lecchese con delega al lavoro. Per Giovani il novo accordo è «una rivoluzione che permetterà alle micro e piccole imprese di avere una contrattazione collettiva sempre più ad hoc. Le aziende potranno avere contratti su misura per la propria realtà, con l’obiettivo di aumentare la produttività e la competitività e offrire ai lavoratori migliori condizioni».
Giovani ha parlato di accordi di secondi livello che «permetteranno, fra l’altro, di disegnare orari di lavoro anche in deroga a quelli stabiliti dal contratto nazionale e intervenire sui salari di produttività con misure che prevedono totale esenzione dalle tasse del salario di produttività. In sintesi - ha concluso - se i dipendenti ricevono 100 al datore di lavoro ciò costerà 100, con annullamento del cuneo fiscale».
Per Dozio è «un modello contrattuale innovativo ed agile, che vuole vincere una grande sfida: creare efficienza e competitività e generare un circuito virtuoso di sviluppo economico di cui beneficeranno imprese e lavoratori».
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