Cronaca / Lecco città
Giovedì 02 Settembre 2021
Lecco. Mancano i chip
Tante aziende rallentano
L’elettronica è fondamentale in molti prodotti, Goretti, ad Alleatech: «A breve nessun miglioramento, le imprese costrette a rivedere i piani e gli investimenti»
«Non è allarme, è una situazione che ha ancora margini di gestione, anche se ci preoccupa perché non vediamo un miglioramento a breve», afferma Mario Goretti, ad della società informatica Alleatech di Lecco in merito alla carenza di semiconduttori che a livello mondiale attraversa tutte le forniture per le imprese, con impatto forte sull’elettronica per l’auto.
È comunque crisi di materia prima e di prodotti elettronici, soprattutto considerando che la mancanza di chips e i loro prezzi saliti alle stelle stanno condizionando le scelte di grandi gruppi.
Nell’automotive, nella fabbrica di Melfi per mancanza di microchips Stellantis ha interrotto la produzione e la riprenderà solo il 13 settembre e solo per pochi giorni. Stessi problemi per le fabbriche del gruppo in Francia, Germania e Abruzzo. Sempre in Europa Volkswagen ha tagliato la produzione nella sua più grande fabbrica tedesca a Wolfsburg, Honda dal 2 al 6 agosto ha di nuovo arrestato la produzione in una fabbrica in Giappone, dopo precedenti stop in febbraio e maggio, e nello stesso periodo anche Toyota ha sospeso il lavoro. Ciò mentre su alcuni modelli di Peugeot e Renault nei mesi scorsi si è rinunciato ai cruscotti digitali a favore del ritorno di quelli analogici.
«I nostri clienti di diversi settori – ci dice Goretti, che fornisce hardware e software alle imprese – confermano che la mancanza generale di materie prime e dell’aumento fortissimo di costi costringe a rivedere completamente i margini di commessa e le logiche con sui si sono fatti contratti di vendita per macchinari e prodotti. Il momento generale sarebbe anche positivo per aumentare le commesse, ma i margini risicati inducono gli imprenditori a lavorare col freno a mano per gli ordini che pure potrebbero realizzare in autunno».
Su settembre e ottobre Alleatech ha in cantiere nuovi progetti gestionali e di server security per quella che, impegnata in una crescita per acquisizioni, è oggi una realtà di 150 addetti che fattura oltre 28 milioni di euro. Una crescita dimensionale che fa la differenza nei rapporti con i fornitori.
Anche nelle pmi locali la carenza di componenti elettroniche rallenta diverse fasi produttive e di monitoraggio della produzione, condizionando anche gli investimenti in Industria 4.0 visto che le consegne slittano ormai già a gennaio-febbraio 2022.
«Sono molto alterati anche i meccanismi di distribuzione di pc, server, componenti elettronici», aspetti che coinvolgono direttamente l’attività di Alleatech che tuttavia sta attraversando «una forte crescita di attività, con due mesi di luglio e agosto decisamente straordinari», afferma Goretti. «In molte aziende – aggiunge – questa situazione induce a rivedere pianificazioni e margini di commessa. Bisogna farlo, anche cercando di ragionare con più ampio respiro in modo che la digitalizzazione non si fermi. Non so – aggiunge Goretti – se la disponibilità di componenti tornerà in quel che resta di questo secondo semestre 2021. Nel breve bisogna convivere con questa situazione, ma nel medio-lungo periodo bisogna capire come cambiare la dipendenza delle aziende da catene di fornitura troppo lunghe. Tutto ciò con rammarico in una situazione che frena le aziende anche nell’investire in risorse umane competenti, in giovani che hanno in cuore elementi di lavoro e passione».
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