Cronaca / Lecco città
Sabato 09 Novembre 2024
Lecco, l’oratorio è quasi pronto: «Primi spazi a fine anno»
Il nuovo Oratorio di Lecco è in dirittura d’arrivo. Basta passare da via Parini per rendersi conto che i lavori proseguono e nel giro di qualche mese saranno terminati.
«Entro fine anno – ci dice don Marco Della Corna – potremo accedere ad alcune parti del nostro nuovo oratorio. In ogni caso, si sta lavorando per consentire la sua apertura il più presto possibile». Quello che don Marco tiene molto a sottolineare è il criterio base che ha guidato questa nuova importante realizzazione.
Ridare senso
«Non sarà una struttura riservata solo alla parrocchia di Lecco, il suo grosso pregio sarà quello di essere al servizio della città, anzi, ancora meglio, di ridare senso ad un angolo cittadino sino ad ora ritenuto “periferico”. L’oratorio sarà il fulcro centrale di un’area accessibile a tutti. Diverrà così un luogo di aggregazione e di incontro, a pochi metri dalla basilica di san Nicolò, dal campanile, dal Nuovo Cinema Aquilone, dalla scuola per l’infanzia, dalla Casa della Carità, dalla Rsa Borsieri, dal liceo scientifico G.B. Grassi e dalla Sala don Ticozzi. Questa rivalutazione di un pezzo della nostra città, che era a due passi dal centro, ma che faticava ad essere considerato tale, diviene strategico anche in un’ottica intergenerazionale. Vuole proporsi come una realtà educativa aperta a tutti».
Le nuove mura, insomma, erano necessarie, ma le scatole vuote non servono a nessuno, bisogna riempirle e in questo caso il nuovo oratorio vuole essere il portato di una proposta precisa che coinvolga i giovani e gli adulti nel nome della fede. L’altro aspetto interessante è la rivalutazione di un pezzo importante della nostra città.
Le parole
«Per noi il nuovo oratorio è sì un’area fisica – precisa ancora don Marco – ma vuole essere anche una proposta che sappia incontrare giovani e adulti. Questa rivalutazione di un pezzo della nostra città, che era a due passi dal centro, ma che faticava ad essere considerato tale, diviene strategico anche in un’ottica intergenerazionale. Questo aspetto, oggi fondamentale, in questa parte di città completamente rimodulata, troverà modo di avere una concreta realizzazione, grazie anche agli edifici pubblici e privati che si trovano virtuosamente a coesistere. Con il nuovo oratorio e la completa rivisitazione di quest’area, il centro cittadino si amplia e si aggiorna nel nome dello svago, dell’impegno e della cura reciproca».
Invito all’ingresso
In tutto questo l’attenzione ai giovani è grande: «È stata progettata una struttura con ampi spazi, che saranno declinati in base alle necessità che verranno a crearsi. – conclude don Marco - Proprio per questo l’IstitutoToniolo sta portando avanti una ricerca sui nostri giovani. Vorremmo, infatti, conoscere sempre meglio i nostri ragazzi, comprendere i loro bisogni e soddisfare le loro richieste. In questo modo avremo un nuovo edificio, capace di andare incontro ai nostri ragazzi. Avremo una piazza aperta a tutti perché è la dimostrazione del lavoro di una fede che trasforma il quotidiano. La chiesa sta dentro la città mettendosi al suo servizio e mostrandosi aperta e capace di ascoltare. In questo modo la città sarà più ricca. Non abbiamo voluto costruire l’oratorio più bello del mondo, bensì dare alla città un luogo che inviti la gente ad entrare, che permetta alle diverse generazioni di incontrarsi».
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