Cronaca / Lecco città
Giovedì 29 Ottobre 2015
Lecco. Le case saranno costruite
da computer e robot
Le macchine nascono al Politecnico, prospettive inedite anche per architetti e progettisti. Con questa tecnologia è stato realizzato Palazzo Italia
La nuova frontiera delle costruzioni: un robot in grado di realizzare forme di ogni genere partendo da una programmazione in 3D e un cemento biodinamico modellabile e capace di assumere qualsiasi foggia.
Il futuro dell’edilizia e dell’architettura è stato presentato nell’ex area Faini, da fine luglio trasformata in spazio espositivo. A illustrare il frutto di anni di studio e ricerca è stato in particolare Pierpaolo Ruttico, ricercatore a capo del laboratorio IndexLab del Politecnico di Milano, che si occupa di mettere a punto nuove applicazioni per l’industria delle costruzioni, l’architettura, l’arte e il design. «Siamo il ponte tra il mondo dei progettisti, che vogliono realizzare forme sempre più complesse, e le aziende, che devono acquisire le capacità per sviluppare queste forme – ha spiegato Ruttico -. Noi ci occupiamo di ricerca su nuovi sistemi costruttivi e oggi presentiamo un risultato impensabile fino a pochi anni fa: realizzare con costi molto contenuti e con uno stesso macchinario robotico elementi diversi l’uno dall’altro».
In pratica, si utilizzano i robot per lavorare i singoli pezzi che costituiranno l’involucro che verrà riempito con un materiale di ultima generazione, il cemento biodinamico che Italcementi ha utilizzato anche nella creazione di Palazzo Italia. Con la rimozione del “contenitore”, si ottiene il pezzo desiderato, che può avere forme di ogni tipo. Il risultato è preciso, veloce ed economico e permette la realizzazione di geometrie complesse.
«Fino a qualche tempo fa, realizzare con il cemento forme particolari, sinuose e curve e dalla superficie apparentemente di ceramica, sarebbe stato impensabile – hanno rimarcato i tecnici di Italcementi -. Grazie a questo cemento biodinamico, che garantisce una perfetta adesione allo stampo e il preciso ricalco della forma scelta, la libertà di espressione di ciascun architetto non ha più alcun limite. Stiamo parlando dell’eccellenza assoluta in termini di materiali, dell’ultima generazione del cemento, che tra l’altro vanta anche costi contenuti e accessibili. Questo materiale e la tecnologia robotica hanno consentito la creazione di Palazzo Italia quale dimostrazione finora più importante. Ma sabato la si vedrà anche qui, con la presentazione di un’opera ad hoc».
A illustrare le caratteristiche del robot è stato invece Antonio Adriani, responsabile delle New Application dell’azienda Abb, produttrice dell’apparecchiatura robotizzata. «La robotica si sposa molto bene con l’automazione flessibile, perché permette di svincolarsi dal limite fisico imposto dal macchinario. Nelle macchine utensili, per fare oggetti grandi servono apparecchiature di grosse dimensioni. Con i robot, invece, il braccio snodabile copre un diametro di 8 metri, ma montandolo su un carrello può arrivare senza problemi a 20 metri e oltre. Non ci sono più veri limiti all’area di lavoro. Anche l’accessibilità in termini di costi e la facilità di programmazione ci permettono di affermare che abbiamo abbattuto la barriera della difficoltà di utilizzo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA