Cronaca / Lecco città
Lunedì 05 Ottobre 2020
Lecco. Lavoro, il Covid
fa calare gli infortuni
Lo stop delle attività si riflette sul numero degli incidenti: in un anno a Lecco un calo di 300 unità - Aumentano invece i casi mortali: nel territorio da due si passa a cinque, anche qui si sente l’effetto pandemia
Gli infortuni sul lavoro restano al di sotto del totale registrato un anno fa, ma continuano a crescere i casi mortali, a livello regionale ma anche locale.
Nei primi otto mesi di quest’anno, le denunce di sinistro in ambito lavorativo sono state 65.936 in Lombardia; di queste, 18.779 hanno avuto come causa il Covid-19. Lo scorso anno, nello stesso periodo, il totale era pari a 77.317. Si è dunque registrato un calo sensibile, pari al 15%.
A evidenziarlo, elaborando i dati dell’Inail, è stata la Cisl Lombardia, che nell’analizzare questa tendenza rimarca come le statistiche siano state condizionate dall’emergenza sanitaria.
Fermi e rallentamenti produttivi hanno avuto e stanno continuando ad avere un impatto anche sugli infortuni in itinere, notevolmente diminuiti. Le conseguenze della pandemia si notano anche nella statistica di genere: gli uomini sono a quota 36.758 denunce, contro 29.178 delle donne. Erano 50.124 e 27.193 nel 2019. In controtendenza marcata sono dunque gli infortuni femminili, legati inevitabilmente alla contrazione del virus sul posto di lavoro (in particolare con riferimento agli ospedali, alle case di cura e di riposo).
Il dettaglio lecchese parla di una contrazione complessiva significativa: dai 2.376 incidenti sul lavoro di gennaio-agosto 2019 si è scesi ai 2.048 di quest’anno. Limitando il focus al mese di agosto: da 141 (2019) si è scesi a 115 (2020). Gli infortuni mortali fanno segnare anche nel periodo gennaio-agosto 2020 un incremento preoccupante: da 102 nel 2019 a 190 nel 2020 (129 di questi causa Covid-19). A livello territoriale, Bergamo da 12 sale a 38, Cremona da 3 a 23, Brescia da 19 a 34 e Milano da 26 sale a 37. A Lecco, fortunatamente, ad agosto non ce ne sono stati, ma resta comunque il forte aumento nel raffronto tra 2019 (2) e 2020 (5).
Anche sulle denunce di infortunio mortale, dal confronto col 2019 emerge che le donne vittime di infortuni mortali sono state di più: da 7 a 29 (+315%), gli uomini da 102 a 190 (+86%).
«La Regione deve convocare subito la Cabina di regia prevista dall’accordo sindacale del 2019, coinvolgendo con sindacati, imprese, Ats e Inail per riprendere la discussione sul contrasto degli infortuni sul lavoro e quindi intensificare il coordinamento per il controllo e l’attività ispettiva nei luoghi di lavoro e rafforzare le dotazioni organiche dei servizi di vigilanza e prevenzione – ha evidenziato il segretario regionale Cisl con delega alla Salute e sicurezza sul lavoro, Pierluigi Rancati -. A causa della diminuzione delle ore lavorate e del rallentamento dell’attività i dati dei primi 8 mesi dell’anno falsano l’andamento infortunistico, tutt’altro che rallentato: non ci si infortuna di solo Covid-19, peraltro ancora poco in evidenza nelle denunce e richieste di riconoscimento delle tutele Inail».
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