Lecco: lavori a villa Manzoni, ecco i ponteggi

Ci sono i ponteggi, non c’è l’okay definitivo della Soprintendenza sul progetto esecutivo. Può essere riassunto così lo stato in cui si trova oggi la riqualificazione di Villa Manzoni. Come confermato dall’assessore Maria Sacchi durante l’ultima commissione lavori pubblici, in questa prima fase sono in corso tutte quelle lavorazioni che “non vanno a inficiare con le prescrizioni della Soprintendenza, attese a breve”. I ponteggi comparsi all’esterno della villa serviranno, tra le altre cose, ai lavori di ripristino del colore rosato, quello originale, previsti sia sulla facciata principale della villa sia su quelle del cortile interno.

In questa seconda area, inoltre, si procederà anche a ripristinare la profondità di tutti gli elementi architettonici, come ad esempio i davanzali in arenaria. La componente più importante di questa ristrutturazione, tuttavia, riguarderà il tetto e il sottotetto dell’edificio nobile. Secondo il progetto, nella struttura del tetto, composto da oltre 120 travi in legno, saranno inseriti nuovi elementi di rinforzo, come travi e puntoni, e saranno ripristinate tutte le parti ammalorate. In aggiunta, saranno sistemate le gronde e sarà installato un cordolo, fondamentale sul piano antisismico. Questo consolidamento riguarderà anche il solaio del sottotetto, dove sarà rimosso uno strato alto circa 5 centimetri di materiale ammalorato e sarà inserito un nuovo sistema di assi.

Per poter svolgere l’intervento, sarà necessario scoperchiare villa Manzoni e questo richiederà l’installazione di una copertura metallica temporanea. Si tratta di un passaggio fondamentale per poter proseguire in futuro la ristrutturazione dei locali posti al primo piano dell’edificio nobile che, per ora, saranno riqualificati solo a livello impiantistico. Propri in questi spazi sarà sviluppato l’ampliamento del percorso manzoniano. Sarà invece interessato da un restauro approfondito lo scalone centrale, dove saranno ripristinate sia la balaustra sia le decorazioni sulle pareti e sul soffitto.

L’inserimento dell’ascensore, inoltre, permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’edificio anche se non sarà possibile raggiungere le cantine. Per quanto riguarda il corpo dei rustici, intorno alle scuderie sarà realizzato uno scavo che consentirà il consolidamento delle fondazioni, l’introduzione di un vespaio areato e la realizzazione dei canali dell’impianto di distribuzione dell’area. In aggiunta, la rivisitazione degli spazi adiacenti alle scuderie permetterà di isolare dei locali che potranno essere destinati in futuro ad ospitare gli operatori di servizi catering o anche una caffetteria. Agli operai della Fratus srl serviranno due anni per completare la ristrutturazione e pertanto, salvo imprevisti, Villa Manzoni, chiusa da inizio luglio, sarà riaperta nei primi mesi del 2026. L’investimento complessivo ammonta a 4 milioni 350mila euro ed è coperto in parte con risorse del comune di Lecco e in parte con un contributo Pnrr da circa 2milioni 670mila euro.

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