Cronaca / Lecco città
Giovedì 26 Ottobre 2017
Lecco. L’automazione
sostiene la crescita
Un bando del ministero per favorire l’adozione di nuovi standard informatici nelle piccole aziende. L’esperto avverte: «Progetto positivo ma c’è il rischio che i fondi non siano sufficienti a coprire tutte le richieste»
Le piccole e medie aziende decise a migliorare gli standard informatici guardano al nuovo bando del Mise che permetterà di presentare dal 31 gennaio 2018 (alle 10) al 9 febbraio (alle 17) domanda di contributo per ottenere un voucher fino a 10mila euro a copertura del 50% dell’investimento per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico.
A fronte di un fondo complessivo di 100 milioni di euro riferito al Pon (piano operativo nazionale) 2014-2020 ripartito fra le regioni, a guardare al bando con pari interesse sono anche le numerose società che in provincia di Lecco vendono servizi informatici alle imprese.
In proposito non ci sarà nessun click-day: tutte le domande, al di là dell’ordine di presentazione, saranno valutate e poi sottoposte a ripartizione dei fondi. Gli esperti si aspettano un’alta adesione con qualche punto di domanda, data la ripartizione dei fondi, sull’entità dei singoli contributi che alla fine le aziende riusciranno ad assicurarsi, come ci spiega il titolare di Innotec Luciano Baggioli.
Tuttavia «in ogni caso – afferma Baggioli – il quadro economico del territorio ne avrà vantaggio perché l’operazione spinge, favorendo in primo luogo le società di informatica, le pmi ad adeguare la propria informatizzazione e ciò è in linea con i fondamentali del programma di Industria 4.0». Nel bando ad essere totalmente salvaguardate saranno le aziende in possesso di rating di legalità alle quali è garantito un fondo a parte che ammonta al 5% del totale.
Per tutti valgono dei prerequisiti di spesa sui tempi di acquisto dei servizi informatici, i cui pagamenti devono essere tracciabili attraverso un conto dedicato che nella causale con apposita formula indichi lo stato di bene acquistato in base al decreto del Mise del 23 settembre 2014.
Per conoscere gli esiti tuttavia bisognerà aspettare i 30 giorni successivi alla chiusura dello sportello. A quel punto il ministero, si legge in una nota del Mise, «adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata, Nel caso in cui l’importo complessivo dei voucher concedibili sia superiore all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), queste saranno ripartite in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria».
Ed è questo il limite riferito da Baggioli, che sottolinea come «su questo provvedimento ci sia stata un’attesa lunga due anni, che ha messo in fibrillazione soprattutto le società di informatica che vedono l’opportunità di vendere prodotti utilizzando questo dispositivo».
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