Cronaca / Lecco città
Lunedì 08 Giugno 2020
Lecco. L’asilo Nava chiede un aiuto
E si prepara alla riapertura
Chiusa dal 21 febbraio la scuola per l’infanzia sconta tutti i problemi delle paritarie
Un piccolo aiuto per assicurare il futuro alla scuola dell’infanzia don Giovanni Nava di via Renzo.
Chiusa dallo scorso 21 febbraio per l’emergenza sanitaria, la scuola deve fare i conti con tante spese, da quelle fisse che si sono registrate anche durante il periodo di chiusura a quelle necessarie per riaprire a settembre.
Il consiglio di amministrazione della don Nava si rivolge a tutti, chiedendo di sottoscrivere la quota soci per l’anno in corso, ovvero di versare 20 euro, per dare un aiuto concreto. Si cercano anche persone di buona volontà pronte ad impegnarsi nel consiglio di amministrazione.
«Stiamo cercando di riorganizzare le attività e di capire come poter riaprire le attività educative a settembre in tutta sicurezza. Nonostante la chiusura quindi, l’attività amministrativa prosegue, così come devono proseguire le pratiche istituzionali alla base dell’associazione. In particolare quest’anno è in scadenza il consiglio e dovrà essere rinnovato contestualmente alla prossima assemblea dei soci, la quale eccezionalmente quest’anno sarà posticipata da giugno a settembre per i motivi sanitari conosciuti - spiegano dal consiglio di amministrazione -. Chiediamo a chi è interessato a voler dare un aiuto di sottoscrivere la tessera associativa pari a 20 euro. Invitiamo poi tutti inoltre a pensare ad una candidatura per il rinnovo del consiglio. Sarà nostra cura inviare comunicazione dell’assemblea non appena verrà fissata».
L’Iban di riferimento è: IT 90 N 05216 22900 0000 0009 9507 intestato alla scuola dell’infanzia don Giovanni Nava di Acquate. La scuola don Nava è paritaria è fa capo alla Fism, e come tutte le scuole materne paritarie sta vivendo un momento non dei migliori dovuto agli strascichi lasciati dall’emergenza sanitaria, con un a gran voglia di andare avanti da parte del consiglio amministrativo, e allo stesso tempo con tanti costi da sostenere sia per coprire le spese del periodo di chiusura, e con investimenti da fare in previsione della riapertura di settembre, in data non ancora precisa, e che dipenderà dall’evoluzione dei prossimi mesi, e delle regole che verranno messe in campo.
Le scuole materne mai come in questo periodo hanno bisogno di tutti, e non solo dei genitori dei bambini che le frequentano, per dare il via ad un rilancio e tornare ad accogliere i piccoli in completa sicurezza, senza rischi sanitari visti che il coronavirus ha lasciato tanta incertezza.
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