Cronaca / Lecco città
Sabato 03 Settembre 2016
Lecco. «La ripresa
è frenata da troppe tasse»
La crescita zero del Pil nell’ultimo trimestre: sotto accusa il sistema Italia, Gattinoni (Api): «L’onere fiscale sulle nostre aziende è il più alto in Europa»
Già nell’ultima indagine congiunturale di Confindustria Lecco e Sondrio la fiducia e l’ottimismo degli imprenditori lecchesi erano in calo. Oggi a confermare che l’economia italiana fra aprile e giugno di quest’anno si è fermata, rispetto al trimestre precedente, sono i nuovi dati Istat che confermano la “crescita zero” soprattutto a carico dell’industria ne l trimestre in questione.
Andava così fino a due mesi fa, mentre oggi il Governo rassicura e dice che invece c’è crescita, quantomeno da testare tuttavia sui prossimi dati statistici.
In Api il direttore Mauro Gattinoni commenta gli ultimi dati, giudicati «impietosi in una fase in cui l’Italia è ferma mentre la Germania e, seppur con mille difficoltà, la Spagna registrano dati di crescita interessanti».
Che ci si possa aspettare un nuovo rallentamento in settembre, aggiunge Gattinoni, è un po’ nell’ordine delle cose in quanto ciclicamente il periodo è di solito più lento nella capacità di generare fatturato. «Ma ci chiediamo – aggiunge Gattinoni – se il sistema Italia sia o meno inserito nella giusta spirale di sviluppo e quali siano quei fattori che gravano su una crescita effettiva».
La risposta, oggi più che mai, sta in una pressione fiscale che non allenta la morsa su famiglie e imprese, frenando consumi e produttività, «una pressione che sta davvero asfissiando le aspettative imprenditoriali, anche quelle di maggiore slancio».
La controprova sta nella vicenda delle assunzioni e di come quelle a tutele crescenti, coperte da una decontribuzione importante fino all’anno scorso ma che quest’anno si è più che dimezzata, siano crollate.
Gattinoni cita i dati di Banca Mondiale sul total tax rate, il prelievo fiscale globale sulle società che include sia la tassazione degli utili (corporate tax rate) sia la fiscalità complessiva sull’impresa. L’Italia nel total tax rate è al 64,8%, seguono la Francia (62,7%), il Belgio (58,4%) e la Germania col 48,8%. Focalizzando sui guadagni che un imprenditore produce in Italia siamo al 31,4%, piuttosto in linea col 29,8% della Germania, mentre la Francia segna un 36,6%. Il vero fardello italiano, in definitiva, è il sistema Paese.
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