Cronaca / Lecco città
Giovedì 26 Maggio 2016
Lecco. La produzione cala
resiste la fiducia delle imprese
A marzo in diminuzione anche gli ordinativi, Gattinoni (Api): «Dati contrastanti ma il clima è positivo», Riva (Confindustria): «La Germania è in forte ripresa»
Nel marzo 2016 i dati della produzione industriale nazionale segnano il maggior rallentamento degli ultimi tre anni.
Secondo gli ultimi dati Istat a marzo l’industria italiana ha visto un calo del fatturato pari al 3,6% rispetto a marzo dell’anno scorso, e una diminuzione dell’1,6% rispetto al precedente mese di febbraio. Un calo che si verifica soprattutto sul mercato interno (-2,6%), mentre chi esporta segna una leggera crescita (+0,1%), e ciò mentre la riduzione degli ordini riguarda sia il mercato nazionale (-1,5%) sia quello estero (-5,8%).
La crescita tendenziale di fatturato riguarda l’elettronica (+6,5%), mentre il calo nel manifatturiero riguarda soprattutto (-22%) la fabbricazione di coke e petroliferi raffinati. Il dato peggiore arriva dal settore dell’auto (-6,5%), che segna il primo calo dalla fine del 2013.
A calare in marzo rispetto a febbraio sono anche gli ordini (-3,3%) che però su base annua segnano un +0,1%, con il leggero aumento tendenziale dovuto ai mezzi di trasporto (+30,7%) e la flessione maggiore dovuta alla metallurgia e ai prodotti in metallo, che perdono il 13,2%.
«L’impressione – afferma il direttore di Api Lecco Mauro Gattinoni – è quella di un barometro impazzito, visto che in parallelo ai dati Istat in queste ore stiamo leggendo che il mese di aprile 2016 segna un record italiano nella produzione siderurgica. Per fortuna, statistiche contrastanti a parte, gli imprenditori hanno i nervi saldi».
Anche fra le piccole industrie di Api, conferma Gattinoni, c’è un rallentamento sulla visibilità di ordini, tuttavia «visto che veniamo da un secondo semestre 2015 che era stato davvero molto buono, questo momento di stallo per noi corrisponde a un consolidamento di posizione. D’altro canto – aggiunge – vediamo le aziende dell’artigianato manifatturiero lecchese in attività febbrile dopo un anno, il 2015, che purtroppo era stato in gran parte di stallo. Gli imprenditori – conclude – preferiscono non fermarsi alla lancetta di un barometro ma guardare il quadro complessivo, che in questo momento è in rallentamento ma non li preoccupa perché hanno già visto cicli simili».
Orientamento positivo anche in Confindustria Lecco-Sondrio, dove il responsabile del settore metalmeccanico, Lorenzo Riva, conferma il «momento difficile, con settori che tuttavia stanno andando molto bene e altri che si stanno completamente fermando. Verosimilmente – aggiunge – ritengo che anche nel terzo trimestre l’andamento sarà più o meno questo, ma ritengo che nel complesso ci siano più positività che negatività».
Riva è alla guida dell’azienda di famiglia, la Electroadda di Brivio, che producendo motori elettrici è un termometro realistico dell’andamento economico nell’industria: «In febbraio e marzo – afferma l’imprenditore – abbiamo sofferto, ma aprile, maggio e anche giugno per noi sono mesi in ripresa, per tipologia di prodotto sentiamo la crisi prima degli altri e ne usciamo prima. Il dato sul calo dell’auto – aggiunge – preoccupa, coinvolge il settore delle lamiere così importante per Lecco. Per i prodotti in metallo, da tempo sono su livelli molto bassi. Tuttavia – conclude Riva – non ci lasciamo spaventare. La Germania, nostro primo mercato, è in ripresa e vogliamo avere una visione positiva».
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